Il tuo dentista ti ha detto che il tuo dente è da devitalizzare? Se è così, forse ti avrà anche spiegato che il dente dovrà essere ricostruito o incapsulato con una corona.
Ma quale tra queste 2 soluzioni è quella che permette al tuo dente di durare ancora tanti anni senza rompersi? Scopriamolo in questo articolo.
Devitalizzazione: cos’è
La devitalizzazione è un intervento che serve per trattare le infezioni all’interno di un dente. Queste infezioni sono spesso causate da batteri che proliferano in caso di:
- fratture del dente
- carie profonde
Il dentista dovrà aprire il dente e togliere la polpa infetta al suo interno. A questo punto il tuo dente non è più vitale: non è più idratato e dunque è molto più fragile di prima. È come un ramo secco, che senza la linfa si può spezzare facilmente.
Il dentista dovrà ridare al tuo dente un aspetto che si avvicini il più possibile a com’era prima della devitalizzazione. Ci sono 2 modi per fare questo: ricostruirlo o incapsularlo.
Ricostruzione in composito
Il dentista inserisce una resina composita nella parte di dente rimossa dopo la devitalizzazione. Il composito è un materiale morbido e malleabile che il dentista scolpisce per ricreare l’aspetto originale del tuo dente devitalizzato. Il composito viene poi fotopolimerizzato per indurirlo e renderlo resistente.
Incapsulamento
In questo caso il dente devitalizzato viene monconizzato, ovvero viene limato per fare da perno a una capsula (o corona). Cos’è la capsula? È una specie di “casco” in zirconio-ceramica che viene applicato sopra il dente devitalizzato per proteggerlo e per donargli un’estetica gradevole.
Meglio la ricostruzione o la capsula?
Come abbiamo visto, queste due soluzioni sono molto diverse tra loro, a partire dai materiali di cui sono composte.
Materiali
Il composito è un materiale duro, ma non a tal punto da poter durare per tanti anni. Il tempo e la masticazione usurano e ingialliscono il composito, tanto che diventa visibile la linea che separa la resina del dal dente vero.
Viceversa, la corona è in zirconio-ceramica, un materiale resistente quasi quanto i denti naturali, che garantisce una migliore protezione dalle fratture rispetto al composito. La corona può durarti anche 15-20 anni, a condizione che ti lavi bene i denti, perché anche se il tuo dente è morto può cariarsi lo stesso.
Prezzo
La ricostruzione è meno costosa della corona, tanto che molti dentisti la consigliano ai pazienti per farli spendere meno. Tuttavia, se scegli la ricostruzione, considera che non è una soluzione definitiva, perché è probabile che dopo un po’ di tempo il tuo dente si usuri o fratturi.
Di conseguenza, dovrai andare dal dentista per fare una nuova ricostruzione e ogni volta dovrai pagare per lo stesso tipo di prestazione sullo stesso dente. Quindi se tieni conto di tutti gli interventi a cui dovrai sottoporti, la ricostruzione non è così economica come pensavi.
La corona è invece più costosa della ricostruzione, ma per 15-20 anni potrai stare tranquillo perché non dovrai andare dal dentista a fartela sistemare periodicamente.
Per approfondire: “Corone dentali: tutto quello che devi sapere“
Conclusioni
Arriviamo alla risposta alla domanda iniziale: è meglio la ricostruzione in composito o la corona?
Una delle priorità di MP DENTAL STUDIO è effettuare lavori protesici che durino il più a lungo possibile, per evitare ai pazienti il disagio di venire in studio a farsi sistemare i problemi che possono sorgere da un lavoro non definitivo.
Per questo secondo noi la corona è migliore della ricostruzione in composito perché:
- ti evita il disagio di andare spesso dal dentista, perché dura almeno 15-20 anni;
- ti fa risparmiare: anche se il costo iniziale è alto, con gli anni spendi meno di quello che pagheresti con la ricostruzione.
Credi di aver bisogno di devitalizzare un dente? Prenota una visita in MP DENTAL STUDIO.
2 risposte
La nota é chiarissima. Tuttavia non indica qual’é l’intervallo consigliato ( minimo e massimo) tra la devitalizzazione del dente e l’incapsulamento.
Gentile Cesare, non è stato indicato perché dipende molto dalla situazione clinica del paziente. In presenza di un’infezione importante, consigliamo di non procedere alla riabilitazione protesica definitiva, finché non abbiamo la certezza che tale infezione sia stata risolta. In alcuni casi possono essere necessari mesi o addirittura anni, se sono presenti lesioni molto grandi.