“Quali rischi corro?”, “L’intervento è sicuro?”, “Avrò dei problemi dopo l’operazione?”.
Una delle paure più grandi di chi affronta un intervento di implantologia dentale è di subire gravi complicanze durante e dopo l’operazione.
Non giriamoci attorno: qualsiasi cura o riabilitazione medica può avere complicazioni. E l’implantologia dentale non fa eccezione.
In questo articolo, vedremo quali sono gli eventi negativi che possono accadere durante l’intervento.
Ma scopriremo anche come ridurre a (quasi) zero la possibilità che queste situazioni si verifichino.
Lesioni dei nervi
All’interno delle ossa craniche sono presenti molti nervi che, se non individuati prima dell’operazione, il chirurgo può accidentalmente danneggiare.
I nervi più importanti nelle ossa mascellari sono 3:
- alveolare inferiore
- linguale
- palatale anteriore.
Nervo alveolare
Il nervo alveolare inferiore attraversa tutta la mandibola (piano inferiore) ed è una sorta di cavo elettrico che dà la sensibilità ai denti e al labbro.
È una struttura essenziale che, se danneggiata, può creare una parestesia, ovvero la sensazione di avere perennemente l’anestesia nel labbro e nella zona danneggiata.
Non si tratta quindi di un danno motorio. Non si diventa paralizzati, ma si avrà sempre una fastidiosa sensazione di avere le formiche sul labbro.
Nervo linguale
Il nervo linguale si trova nella parte posteriore della mandibola ed è responsabile della sensibilità del dorso e dei lati della lingua.
La maggior parte delle lesioni a questo nervo dipendono dall’uso scorretto di strumenti che, durante gli interventi a lembo aperto, servono a tenere aperta la ferita.
Anche qui, il risultato del danneggiamento è la perdita della sensibilità, in questo caso a parte della lingua.
Nervo palatale anteriore
A differenza dei precedenti, il nervo palatale si trova nell’arcata superiore (nella mascella), a livello dei due incisivi centrali.
Se il chirurgo non ha progettato minuziosamente l’intervento, inserendo l’impianto in questa zona anteriore potrebbe rischiare di lacerare questo delicato nervo.
Il risultato? La perdita della sensibilità ai denti e alla gengiva nella parte superiore della bocca.
Lesioni dei vasi sanguigni
Oltre ai nervi, all’interno delle strutture anatomiche della bocca ci sono anche diverse ramificazioni di vasi sanguigni, divisi in arterie e vene.
Anche questi possono essere incisi per sbaglio dal chirurgo, nel caso in cui quest’ultimo non abbia pianificato bene l’inserimento degli impianti.
Questo può capitare, per esempio, nella realizzazione del tunnel implantare, ovvero il foro in cui verrà inserita la radice artificiale.
Quali rischi può correre il paziente se il chirurgo dovesse recidere per sbaglio uno dei vasi sanguigni?
Può partire un’emorragia che, se non diagnosticata e curata, potrebbe causare complicazioni gravi e – in alcuni casi – mettere in serio pericolo la vita del paziente.
Sconfinamento nel seno mascellare
Se durante la preparazione della zona in cui intervenire il chirurgo non ha calcolato bene le lunghezze in gioco, è possibile che perfori uno dei seni mascellari.
I seni mascellari sono delle cavità all’interno del cranio che servono per purificare e umidificare l’aria che entra nel naso.
Se uno dei seni viene perforato, l’impianto potrebbe risultare posizionato in parte nell’osso e in parte nel vuoto all’interno del seno mascellare.
Come puoi immaginare, questa situazione mette a repentaglio la stabilità primaria dell’impianto, la condizione necessaria per consentirgli di integrarsi correttamente all’interno dell’osso.
Uno studio diagnostico, attraverso un attento check-up implantare, ci permette di visualizzare chiaramente tutte queste strutture e rispettarle. Se vediamo che il seno è vicino, possiamo valutare di inserire degli impianti più corti, oppure aggiungere dell’osso con un rialzo di seno mascellare.
Lesione delle radici dentali
Se l’intervento chirurgico non viene ben pianificato all’inizio, c’è il rischio che gli strumenti danneggino le radici dei denti vicini al punto di inserimento dell’impianto.
Per esempio, il chirurgo potrebbe creare un tunnel dritto, ma alla fine di questo foro la fresa potrebbe incontrare la radice inclinata di un dente adiacente.
Questo può creare un danno anatomico alla radice del dente, che può causare diversi problemi. Nella migliore delle ipotesi, il dente muore e quindi sarà necessario devitalizzarlo.
Nel peggiore dei casi, invece, si potrebbe innescare una reazione infiammatoria, che porterebbe al riassorbimento della radice e quindi alla perdita negli anni del dente.
Come ridurre (quasi) a zero le complicanze?
In questo articolo abbiamo visto quanto possano essere gravi alcune complicanze che possono verificarsi appena durante l’intervento di implantologia dentale.
Eventi che possono portare al semplice insuccesso dell’operazione, oppure, a danni permanenti alle strutture anatomiche del paziente, che lo possono debilitare per il resto della sua vita.
A questo punto ti chiederai: esiste un modo per ridurre al minimo la possibilità che queste complicanze si avverino?
In MP DENTAL STUDIO analizziamo in modo minuzioso ogni caso e progettiamo l’intero intervento al computer, prima ancora che nella bocca del paziente.
Per prima cosa, lo sottoponiamo a un check-up implantare, una serie di esami eseguiti con tecnologie digitali ad altissima precisione, come l’impronta digitale e la TAC cone beam.
Questi strumenti ci permettono di visualizzare tutte le strutture delicate della bocca, come nervi, seni mascellari, vasi sanguigni e radici. In questo modo possiamo inserire gli impianti in sicurezza, senza il rischio di danneggiare questi elementi vitali.
Per saperne di più, visita la pagina dedicata a Smart Implant, il nostro sistema implantologico brevettato.