Oggi vorrei parlarvi di B., un signore sessantenne e particolarmente prestante, di buona forchetta, che ama le belle cose della vita ma che purtroppo, negli anni, la sua dentatura si è consumata e più di qualche dente si è rotto.
B. un giorno si presenta in studio con un bisogno urgente. Un ponte messogli tanti anni fa da un collega, per rimpiazzare dei denti mancanti nell’arcata superiore, comincia a muoversi e a fargli male.
B. non riesce a spiegarsi il motivo di tale dolore e mi confida che la situazione sta diventando insopportabile. Mi racconta di essere andato a farsi visitare presso una clinica odontoiatrica dove il medico, dopo una radiografia generica, vista la cattiva situazione di tutti i denti, gli ha consigliato di toglierli tutti. Sostituendo poi i propri denti per mezzo di una dentiera provvisoria che avrebbe accompagnato la guarigione della gengiva e dell’osso per 6 o 8 mesi. Infine, a guarigione avvenuta, si sarebbe valutato il posizionamento degli impianti dentali.
Questa soluzione però ha lasciato molto perplesso B. e l’idea di dover portare una dentiera mobile per quasi un anno lo ha spaventato a tal punto da convincerlo a cercare una nuova soluzione.
Pertanto si è presentato da me con il morale di chi, dopo aver subito un duro scossone, cerca un’alternativa più rassicurante. Fatta una breve vista capisco immediatamente la precarietà della situazione e, come sempre accade per i pazienti nelle condizioni simili a B., richiedo alcuni esami preliminari per cominciare a definire la causa del problema.
Per prima cosa partiamo con delle radiografie ai denti e un sondaggio paradontale, per vedere se B. soffre di piorrea. Eseguiamo anche una seduta di igiene orale per migliorare lo stato di salute delle gengive. Successivamente prendiamo delle impronte dei suoi denti, e facciamo uno studio fotografico iniziale per capire quanto il problema impatti sull’estetica del sorriso e del viso. Come ultimo passaggio eseguiamo una radiografia tridimensionale della bocca, per capire la qualità e la quantità di osso residuo.
A questo punto, avendo in mano gli strumenti necessari per una corretta valutazione, riesco a diagnosticare con certezza la piorrea, una malattia che ha intaccato le fondamenta dei suoi denti in modo irreversibile. L’estrazione dei denti diventa quindi un passaggio obbligato e da eseguirsi il prima possibile, per evitare che la situazione peggiori. Quando B. viene a sapere di soffrire di piorrea la sua prima reazione è un evidente abbattimento dovuto alla convinzione di non poter sfuggire all’umiliante destino di dover portare, per molto tempo, una dentiera provvisoria. Ma B. non sa che la tecnologia degli impianti dentali che stiamo adottando gli sta venendo in aiuto
La tecnica di posizionamento di impianti che uso tramite la chirurgia computer guidata, si serve di un innovativo e potente software che riesce a mappare l’apparato orale e ottenere quindi un modello virtuale della bocca, denti, gengive, osso e canali sia nervosi che vascolari.
Questo modello virtuale mi permette di progettare la dentatura ideale di cui il paziente ha bisogno per avere un’ottima masticazione e un eccellente estetica del sorriso. Di conseguenza, sapendo preventivamente la forma della dentatura ideale, riesco a progettare un intervento chirurgico minimamente invasivo, contestuale all’estrazione dei denti, che mi permette di inserire gli impianti dentali in posizioni strategiche là dove, grazie alla mappatura, so esserci osso di qualità e quantità ottima per poter supportare una dentatura provvisoria fissa immediata.
Ma le buone notizie che riguardo la chirurgia computer guidata, non finiscono qui.
Comunico a B. di potergli preparare una simulazione di come sarà la sua dentatura dopo l’intervento e di dargli quindi la possibilità di toccare con mano e vedere come sarà la sua bocca ancora prima di fare l’intervento di implantologia dentale. Leggo subito sul suo viso, ora raggiante, un misto di debole incredulità, ma anche di profonda gioia, e capisco immediatamente di aver acquisito la sua totale fiducia.
Un altro punto forte della chirurgia guidata è che, oltre a non produrre alcun gonfiore o dolore post operatorio, permette di ottenere i denti fissi in giornata, senza attendere mesi.
B. è veramente felice e lo si nota anche dal repentino cambio di umore. Ma poi, assumendo un tono più accigliato, mi chiede come mai la chirurgia guidata non gli era stata proposta dal precedente studio odontoiatrico. Gli rispondo che, trattandosi di una nuova tecnica, è normale che sia ancora poco conosciuta a moltissimi studi dentistici. Anche perché, per riuscire a padroneggiarla perfettamente, è necessaria una specifica specializzazione. Fortunatamente si tratta di un titolo che il nostro studio dentistico, come già accennato prima, può vantare; tanto che ormai il 100% dei nostri interventi di implantologia dentale vengono fatti con la chirurgia guidata. Abbiamo da qualche anno infatti deciso di abbandonare le tecniche tradizionali a favore di quest’ultima.
Arriva finalmente il giorno dell’intervento. Vedo B. entrare in studio molto tranquillo, addirittura in vena di scherzare con le assistenti che lo accolgono. Lo faccio accomodare sulla poltrona e nel giro di 2-3 ore, grazie alla nostra fantastica equipe, riesce a ottenere la dentatura fissa provvisoria che soddisfa tutte le sue esigenze.
Devo dire che la mia più grande soddisfazione è stata, come capita spesso ultimamente, vedere B. tornare qualche giorno dopo, in visita di controllo, felice e con un sorriso pieno di gratitudine. Voglio ringraziarlo vivamente per la fiducia che ha riposto in noi.
Direttore sanitario Prof. Jamal Makarati
MP Dental Studio è lo studio dentistico di Verona e provincia specializzato in impianti dentali mediante l’utilizzo della chirurgia guidata.
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