Inizia oggi le tue cure dal dentista: paghi tra 90 giorni

Il mutuo, la rata della macchina, i libri scolastici, le vacanze… Quando le spese quotidiane e mensili si accumulano diventa difficile affrontare gli interventi odontoiatrici, anche quelli inderogabili. Quante volte hai rimandato l’impegno di sostituire i tuoi denti mancanti o malati con gli impianti dentali? Quante volte hai posticipato l’intervento di ortodonzia per raddrizzare i denti di tuo figlio? Per aiutarti a occuparti subito della salute della tua bocca senza pensare alle spese, noi di MP DENTAL STUDIO abbiamo pensato a una soluzione per te. Un piano di pagamento innovativo che ti consente di iniziare a pagare le tue cure dopo 90 giorni dall’inizio della tua terapia. Vediamo come funziona e quali vantaggi abbiamo riservato per te. Pagamento dopo 90 giorni: come funziona Se hai bisogno di interventi economicamente importanti e non te la senti di affrontare tutte le spese subito, puoi richiedere il nostro piano di versamento posticipato. Molti dei nostri pazienti scelgono questo modalità per trattamenti di un certo peso come l’implantologia e l’ortodonzia per adulti e ragazzi. Il vantaggio è che quando dovrai iniziare a versare l’importo – dopo 3 mesi dalla firma del preventivo – le tue cure potrebbero essere già in gran parte concluse. Ciò significa che avrai già risolto la maggior parte delle tue problematiche senza aver pagato nemmeno 1 euro. E poi? Quali saranno le modalità di versamento una volta scattati i 90 giorni? Pagamento a rate dopo 3 mesi Il pagamento che dovrai sostenere dal 3° mese in poi saranno dilazionati. In questo modo potrai sostenere piccole rate mensili per poter affrontare con tranquillità il pagamento dell’intero importo. Puoi pagare con rate a partire dai 6 mesi in su, secondo tassi vantaggiosi offerti dai nostri partner Compass e Deutsche Bank. Una volta che ci avrai confermato di voler utilizzare questa modalità di pagamento, non dovrai attendere molto: entro 24 ore ti faremo sapere se abbiamo accettato la tua richiesta. Scarichi le spese ogni anno Un altro vantaggio del pagamento rateizzato è che puoi detrarre fiscalmente le spese nel corso dei tuoi versamenti. In questo modo non rischi di avere un eccesso di spese mediche che ti impedirebbero di andare in detrazione nell’anno in corso. Considerati i benefici di questa nuova modalità di pagamento che abbiamo introdotto, non ha più senso rimandare ancora i tuoi appuntamenti dal dentista. La comodità di pagare a rate a tassi agevolati e la possibilità di iniziare a farlo dopo 3 mesi è un’opportunità concreta per migliorare fin da subito il tuo sorriso. Inizia oggi a migliorare l’estetica e la funzionalità della tua bocca: chiamaci o compila il modulo per prenotare una visita in MP DENTAL STUDIO.

Come sbiancare i denti senza muoverti di casa

Non sarebbe fantastico se potessi sbiancare i denti in modo professionale senza muoverti da casa? Oggi puoi farlo, grazie a uno speciale kit che ti permette di ottenere un sorriso splendente senza andare dal dentista. Rispetto ad altri rimedi “fai da te” e cosiddetti “naturali” è un trattamento sicuro, efficace e duraturo. In questo articolo scoprirai come funziona lo sbiancamento domiciliare e quali sono i suoi vantaggi. Sbiancamento denti fai da te: rischi Effetti dello sbiancamento fai da te Il sorriso è come un biglietto da visita che mostriamo ai nostri interlocutori: può determinare l’impressione che facciamo alle altre persone. Per questo, da sempre l’uomo cerca dei modi per renderlo più bianco e attraente. Per ottenere questo risultato in tempi brevi e risparmiare, alcune persone ricorrono a rimedi casalinghi o naturali, come il bicarbonato di sodio, la salvia o il succo di limone. Questi prodotti – anche se sembrano innocui – se usati senza cognizione di causa possono rovinare seriamente l’aspetto dei denti. Per esempio, spazzolare i denti con il bicarbonato di sodio per lungo tempo può provocare: sanguinamento: causato da microtraumi al margine gengivale; erosione dello smalto: dovuta all’abrasione chimica e meccanica della superficie dei denti; ipersensibilità dentale: provocata dall’esposizione della dentina a seguito dell’eccessiva abrasione dello smalto. Anche prodotti naturali al 100% come la salvia e il succo di limone, se utilizzati troppe volte per sbiancare i denti, possono aumentare la sensibilità dentinale. Per queste ragioni, noi di MP DENTAL STUDIO sconsigliamo ai nostri pazienti di utilizzare questi rimedi non professionali per rendere i denti più bianchi. Sbiancamento denti professionale a casa Un metodo più sicuro ed efficace rispetto ai rimedi “fai da te” è lo sbiancamento professionale domiciliare. Questo sistema prevede l’uso di un kit composto da: mascherine trasparenti in nylon: sono individuali, ovvero termostampate a partire da un’impronta di precisione delle tue arcate dentali; gel di perossido di carbammide con azione sbiancante: disponibile in diverse percentuali di concentrazione, a seconda della sensibilità dei tuoi denti. Ti basterà indossare queste mascherine per un minimo di 2 ore ad un massimo di 4-6 ore, per circa 2 settimane. Al termine di questo periodo, il tuo sorriso avrà un colore più bianco, luminoso e un aspetto più giovane. È un trattamento persino più efficace di quello che si esegue in uno studio dentistico. Infatti, utilizza concentrazioni inferiori di perossido di carbammide, ma per un tempo più lungo rispetto a quanto succede dal dentista. Questo fa sì che la sua azione sia efficace anche per chi ha denti ipersensibili e smalti impermeabili: le basse concentrazioni del gel infatti, non creano problemi di sensibilità e sbiancano anche gli smalti più ostinati. Ecco il prima e il dopo di un trattamento sbiancante domiciliare eseguito da un paziente di MP DENTAL STUDIO: Solo 2 appuntamenti iniziali Per cominciare a sbiancare i denti a casa, ti basterà fissare 2 brevi appuntamenti dal dentista. Solo lui infatti potrà realizzare le mascherine adatte alle tue arcate dentali, fornirti le prime siringhe di gel sbiancante e spiegarti in dettaglio le manovre che dovrai compiere a casa. In futuro, quando dovrai ripetere lo sbiancamento, non sarà necessario tornare dal dentista: ti basterà comprare delle nuove siringhe di gel e ripetere il trattamento a casa da solo. Vantaggi sbiancamento domiciliare Di seguito, rivediamo i principali vantaggi dello sbiancamento professionale domiciliare: non esci troppe volte di casa per andare dal dentista, evitando un possibile contagio da COVID-19; bastano 2 appuntamenti: 1 per l’impronta e 1 per la consegna del kit; effetti collaterali minimi rispetto ai rimedi casalinghi: no irritazioni né sensibilità; trattamento facile: devi solo ricordarti di mettere le mascherine durante il giorno o di notte; durata elevata dell’effetto sbiancante: da 2 a 4 anni; Come sbiancare i denti a casa in modo professionale Ecco le istruzioni che forniamo ai pazienti di MP DENTAL STUDIO per eseguire lo sbiancamento domiciliare professionale correttamente: Fase 1: lava i denti Prima di indossare la mascherine, lavati bene i denti con spazzolino e filo interdentale, in modo da eliminare ogni residuo di cibo e placca. Fase 2: riempi le mascherine Posiziona una goccia di gel nella parte frontale delle mascherine in corrispondenza dei denti che vuoi sbiancare. Fase 3: indossa le mascherine Applica le mascherine riempite con il gel sulle tue arcate dentali. Premi leggermente su di esse in modo che il gel si distribuisca bene sulla superficie del dente da trattare. Indossa le mascherine per 2-6 ore: il tempo può variare in base alla concentrazione di perossido di carbammide o alla sensibilità dei tuoi denti (chiedi al tuo dentista). Fase 4: togli e pulisci le mascherine Al termine del trattamento, togli le mascherine e lavati i denti con spazzolino elettrico e acqua per eliminare il gel residuo. Non usare il dentifricio. Pulisci le mascherine con uno spazzolino e acqua fredda, e poi conservale nel porta-mascherina che ti forniamo nel kit. Fonte immagini: Opalescence Prof. Jamal Makarati Pensi che i tuoi denti dovrebbero essere più bianchi? Prenota una visita in MP DENTAL STUDIO per ottenere un sorriso più giovane e splendente.

Come gestiamo le urgenze ai tempi del COVID-19

Come gestiamo le urgenze nell'emergenza COVID-19

Il dente che si rompe, la gengiva che fa male, la corona che si stacca: sono alcune situazioni che – quando accadono – vorresti subito precipitarti dal dentista per risolverle. Ma in questo periodo di emergenza Coronavirus, le cose sono diverse: è necessario mantenere particolari cautele, per tutelare la tua salute e quella di tutte le persone che si trovano all’interno di uno studio dentistico. In questo articolo, ti illustreremo come noi di MP DENTAL STUDIO ci comportiamo in caso di urgenze e di come le risolviamo, garantendo ai nostri pazienti il minimo rischio contagio. Regola n°1: no assembramenti Per evitare assembramenti all’esterno e all’interno del nostro studio abbiamo chiesto ai nostri pazienti di osservare alcune essenziali regole di comportamento. Pertanto, se hai un’urgenza, ti preghiamo di non venire subito nel nostro studio. Il nostro protocollo anti COVID-19, infatti ci impedisce di farti accedere, per tutelare la salute del personale e dei pazienti all’interno della struttura. Ti invitiamo, invece, a telefonarci al più presto in orario ufficio: ti risponderà la nostra segretaria, che farà in modo di comprendere la tua situazione. Fatti aiutare dal nostro consulente Se avessi bisogno di un parere professionale per le tue particolari esigenze, la segretaria ti farà parlare con un nostro consulente per una visita telefonica senza impegno. Non preoccuparti se il tuo problema è difficile da spiegare: il nostro professionista ha le competenze per ascoltarti e comprendere anche le problematiche più tecniche. Nel caso, però, che la tua situazione fosse troppo complessa, ti proporremo di attivare il nostro nuovo servizio di videovisita, che ti permetterà di esprimere più facilmente cosa provi. Videovisita: un aiuto concreto da distante Immagina di esserti appena rotto un dente, di avere un particolare gonfiore o la gengiva sanguinante. Fino a pochi mesi fa saresti andato subito dal dentista, anche senza appuntamento, per poter valutare la gravità del problema. Oggi però questo non è più possibile, per le regole che abbiamo stabilito a tutela della salute dei nostri pazienti. Per ricevere l’assistenza che ti meriti anche in questi casi, abbiamo attivato un servizio con il quale puoi metterti subito in contatto con i nostri professionisti tramite videochiamata. Che tu sia a casa o in ufficio, potremo renderci conto visivamente dell’entità della tua situazione e darti indicazioni ancora più precise su ciò che possiamo fare per te. Alla fine della videovisita, potrai fissare un appuntamento e – se lo desideri – unire più prestazioni in un’unica seduta. In questo modo eviterai di spostarti troppe volte per strada, rischiando il contagio. Al tuo arrivo il giorno dell’appuntamento, se noti che ci sono già altre persone in sala d’attesa, ti preghiamo di non entrare: ne va della tua sicurezza. Scansiona il QR Code all’esterno dello studio per inviarci un messaggio WhatsApp automatico. Le segretarie ne prenderanno visione e ti faranno accedere in sicurezza non appena la sala si sarà liberata.

Prenota la tua igiene orale online

Prenota la tua igiene orale online e previeni il contagio da COVID-19

Il lockdown ti ha costretto a rimandare i tuoi appuntamenti dal dentista? Ora che siamo entrati nella “Fase 2” dell’emergenza COVID-19, potrai finalmente tornare a prenderti cura della salute della tua bocca. Potresti però essere tra quelli che guardano con diffidenza agli studi dentistici, a maggior ragione in questo periodo. Si tratta in effetti di luoghi chiusi, nei quali c’è la possibilità di incrociare altre persone. Per evitare queste situazioni problematiche, in MP DENTAL STUDIO abbiamo riorganizzato le nostre attività, in modo da garantire la tua salute durante la tua permanenza in studio. A questo scopo, abbiamo attivato un nuovo servizio di prenotazione online per le igieni orali: scopri come funziona e quali sono i vantaggi per te. Prenotazione igiene online: come funziona Prenotare una prestazione via web in MP DENTAL STUDIO è molto semplice. Ti basta telefonarci e fissare con le nostre segretarie un appuntamento per il tipo di igiene orale che ti interessa: ablazione tartaro, scaling, igiene con laser, ecc. Successivamente, ti invieremo un messaggio con un link tramite il quale potrai pagare il tuo appuntamento direttamente sul nostro sito. Oltre alla rapidità dell’operazione, questa nuova modalità comporta 5 vantaggi per te. Prenotazione igiene online: vantaggi 1. Passi meno tempo in studio Come saprai, ridurre i tempi di permanenza nei luoghi chiusi è fondamentale per diminuire il rischio contagio. Grazie alla prenotazione online puoi completare il pagamento della tua prestazione evitando di passare troppo tempo nel nostro studio. In questo modo, quando avrai terminato la tua igiene orale, potrai tornare subito a casa senza fermarti in segreteria. 2. Non incontri altri pazienti Il distanziamento sociale è un’altra regola cardine per ridurre la possibilità di contrarre il COVID-19. Con la prenotazione online riduci la possibilità di incontrare altri pazienti all’interno di MP DENTAL STUDIO, perché non avrai bisogno di fermarti ulteriormente in segreteria o in sala d’attesa. 3. Ricevi un rimborso delle spese sanitarie Non tutti sanno che da gennaio 2020 le spese sanitarie devono essere tracciate per poter essere fiscalmente detratte. Pertanto, se paghi con la carta, puoi ricevere un rimborso del 19% di ciò che hai speso per la tua prestazione. Per esempio, un’igiene orale da 100 euro ti verrà a costare solo 81 euro. 4. Tieni sotto controllo le tue spese sanitarie Completato il pagamento della prestazione sul nostro sito, riceverai la fattura in formato digitale per email. Grazie a questa modalità, potrai tenere sotto controllo le tue spese sanitarie, archiviarle e inviarle comodamente al tuo commercialista quando ne avrai bisogno.  5. Assistenza esclusiva con la videovisita Se prenoti una prestazione online in MP DENTAL STUDIO, avrai diritto ad accedere in esclusiva a una videovisita, ovvero una visita specialistica via web. Come funziona? Un nostro professionista si collegherà con te in videochat, per darti supporto in caso di urgenze o chiarimenti. Il tutto senza bisogno di muoverti da casa. Un’altra soluzione che ti consente di spostarti meno e rimanere al sicuro.

Macchie sui denti: 3 rimedi per toglierle

Macchie sui denti: 3 rimedi per toglierle

Hai notato delle macchie sui tuoi denti? Forse hai già provato a rimuoverle con i classici rimedi della nonna o con prodotti in vendita al supermercato, ma senza risultati. Per alcune persone i denti macchiati rappresentano un problema non indifferente, perché possono essere fonte d’ansia e di imbarazzo nelle situazioni sociali. Per fortuna, esistono diversi trattamenti duraturi ed efficaci che un dentista può proporti per risolvere questo disagio. In questo articolo scoprirai i fattori che rendono i denti macchiati o scuri, e quali sono i 3 rimedi più diffusi per risolvere questo problema. Denti macchiati o scuri: cause e tipologie Possiamo distinguere 3 tipi di macchie dentali, in base al fattore che le ha causate: macchie superficiali depositi di placca e/o tartaro pigmentazioni interne 1. Macchie superficiali Le macchie superficiali compaiono di solito tra un dente e l’altro e sulla superficie dei denti storti. Spesso di colore marrone, queste chiazze sono causate da bevande come tè, caffè e vino rosso, alimenti come la liquirizia e prodotti a base di tabacco come le sigarette. Sono la tipologia più semplice da trattare, in quanto possono essere prevenute con l’igiene orale domiciliare e rimosse con una seduta di pulizia professionale dal dentista. Quando però si formano all’interno delle microfratture che possono essere presenti sullo smalto dei denti, la situazione diventa più complicata. In questi casi servono infatti trattamenti più aggressivi di una semplice igiene, per rimuoverli nel modo meno traumatico possibile. 2. Depositi di placca e tartaro Anche la placca e il tartaro possono favorire la formazione di macchie: questi depositi di batteri si presentano spesso come aree scure attorno al bordo gengivale o nella parte bassa dei denti frontali. Si formano se non ti lavi i denti o lo fai per troppo poco tempo (oppure nel modo sbagliato). Per fortuna, possono essere rimosse senza grossi problemi con un’igiene orale professionale o uno scaling, sempre che non abbiano già dato vita a una forma di parodontite (o piorrea). 3. Pigmentazioni interne Queste macchie si presentano all’interno della struttura stessa del dente, e non solo sulla superficie di esso. Quando sono di colore bianco, possono essere frutto di interruzioni nella normale formazione dello smalto (amelogenesi imperfetta), o dovute a malattie, fattori genetici o una dieta povera di fluoro durante la crescita. Quando invece si presentano gialle, marroni o grigie, si verificano nei pazienti che hanno assunto degli antibiotici (tetracicline) o altri farmaci prima degli 8 anni d’età o nei soggetti le cui madri hanno assunto queste medicine mentre erano in gravidanza. Diversi pazienti, nel tentativo di eliminare questi difetti estetici, trattano i denti con sostanze abrasive come succo di limone e bicarbonato. Ma – in questo modo – non fanno altro che danneggiare lo smalto e la gengiva senza risolvere il problema, visto che queste macchie sono intrappolate nella struttura del dente. Denti macchiati o scuri: 3 soluzioni Per ogni tipo di macchia dentale esiste una soluzione dedicata. Ecco 3 rimedi che noi di MP DENTAL STUDIO proponiamo ai nostri pazienti, in base al tipo e alla gravità degli scolorimenti. Sbiancamento Lo sbiancamento è un trattamento non invasivo che sfrutta un gel atossico sbiancante per dare ai denti un aspetto più bianco e splendente. È una sorta di macchina del tempo, che riporta i tuoi denti al colore che avevano quando eri ragazzino. In genere è un procedimento che non fa male: negli adulti può causare al massimo un leggero fastidio transitorio che porta in rarissimi casi ad avere i denti più sensibili al freddo e alle bevande acide. Non è indicato, invece, nei bambini e negli adolescenti, almeno finché i denti non si sono completamente formati. Di solito sono necessari 2-10 trattamenti all’anno della durata di 30-90 minuti per sbiancare i denti. In alternativa, puoi fare uno sbiancamento professionale anche a domicilio, grazie a dei kit dedicati che il tuo dentista saprà consigliati. Ognuno di essi contiene una mascherina di plastica – costruita ad hoc – che dovrai riempire con il gel sbiancante e indossare per qualche ora al giorno. Il trattamento si conclude entro 2-6 settimane, ma già dopo pochi giorni vedrai i primi risultati. Lo sbiancamento domiciliare professionale è una soluzione comoda ed efficace. Anche noi di MP DENTAL STUDIO ci siamo resi conto che questo tipo di trattamento è più duraturo di quello che si esegue in studio, perché prevede dosi di sbiancante più piccole, ma che agiscono per un tempo prolungato. Faccette estetiche Le faccette estetiche sono degli strati di porcellana o composito che vengono applicati sui denti per migliorarne la forma o il colore. Quelle di maggior qualità sono prodotte nei laboratori degli odontotecnici e perciò assicurano una resa estetica e una precisione ottimali. Questo perché si possono personalizzare per adattarsi alla perfezione alla forma degli altri tuoi denti e al colore che desideri. 3 i vantaggi di questa tecnica: è minimamente invasiva; ha una durata elevata (5-12 anni); assicura un’estetica eccellente, capace spesso di mascherare le colorazioni interne dovute a farmaci assunti da bambino. Lo svantaggio è che in alcuni casi si deve preparare la superficie esterna dei tuoi denti, per consentire all’odontotecnico di dare alle faccette uno spessore sufficiente per mascherare il colore degli elementi dentali. Altro aspetto negativo è il costo elevato, ma è giustificato dai risultati eccellenti che garantisce. Questo trattamento richiede al massimo 2-3 appuntamenti dal dentista. Incapsulamento L’incapsulamento è il trattamento più impegnativo di quelli che abbiamo visto finora ed è indicato per trattare le decolorazioni strutturali importanti. In questo caso, infatti, il dentista deve sbucciare parte del dente e applicare su di esso una corona, una sorta di casco che sostituisce l’elemento dentale originale. L’anima di una capsula dentale può essere realizzata con materiali come il metallo e la zirconia, mentre la sua parte estetica è in ceramica. Il tipo di corona che tu e il tuo dentista sceglierete dipende da una serie di fattori, come la zona in cui si trova il dente, la tipologia e la gravità di scolorimento e la salute della gengiva. Quando svolta correttamente e con

Dente rotto? Cosa fare subito e come rimediare

Dente rotto? Ecco cosa fare subito e rimedi

Ti sei rotto un dente? Per quanto si possa stare attenti, può capitare a tutti, magari mangiando cibi troppo duri, cadendo dalla bicicletta o trascurando una carie. Niente paura: in questo articolo scoprirai cosa fare subito dopo aver subito il trauma e quali sono le numerose soluzioni per riparare un dente spezzato. Cosa fare subito Quando ti rompi un dente, la prima cosa che devi fare è andare al più presto dal tuo dentista. Se aspetti giorni o settimane c’è il rischio che la polpa si infetti e quindi comprometta la salute del dente. Nel caso la frattura sia stata causata da un trauma, la cosa migliore da fare è portare allo studio dentistico la parte di dente spezzata – meglio se conservata in un ambiente alcalino (come il latte) – per vedere se si riesce a riattaccare. Se non riesci a contattare subito il tuo dentista – perché è il fine settimana o sei in vacanza – attieniti a queste regole: mangia cibi morbidi; non masticare con il dente danneggiato; lavati i denti come fai di solito. Quest’ultimo punto è molto importante: poiché il tuo dente rotto è molto più debole del normale, se trascuri l’igiene orale i batteri possono proliferare e attaccare il nervo con più facilità. Dente rotto: rimedi Quando un dente si scheggia o si frattura, bisogna capire se la polpa – la parte vitale del dente – ha subito un danno. Se la frattura ti fa male o sei sensibile al caldo e al freddo, è probabile che abbia subito un trauma anche la polpa. Le condizioni di quest’ultima e la quantità di dente rimasto determineranno la scelta del trattamento. Ecco i 4 rimedi che un dentista può consigliarti per sistemare un dente spezzato o scheggiato: Smussatura Smussare il dente è la soluzione che i dentisti propongono quando si è solo lievemente scheggiato. Il trattamento è molto semplice: si riduce una piccola porzione del dente, quel tanto che basta per smussare l’estremità tagliente. A volte, però, la smussatura peggiora l’estetica del sorriso, perché il dente trattato può risultare troppo corto o con una forma diversa rispetto agli altri. In questi casi si decide quindi di modificare anche i denti più vicini, per rendere il sorriso più armonioso. Così facendo, però, il sorriso (in alcuni casi) può sembrare più vecchio: quando si invecchia, infatti, i denti tendono naturalmente a consumarsi e diventare più corti. In questi casi, per evitare di limare diversi denti, noi di MP DENTAL STUDIO preferiamo – laddove indicato – ricostruire il dente con il composito. D’altronde, perché aggiungere anni al tuo sorriso senza motivo? Ricostruzione con composito In passato, spezzarsi un dente significava quasi sempre doverlo rimpiazzare con una corona, a meno che il danno fosse talmente leggero da poter essere smussato. Oggi non è più così, grazie alla ricostruzione in resina composita: questo materiale plastico malleabile, infatti, può essere applicato per riparare le parti mancanti dell’elemento dentale. Tale trattamento permette di ristabilire l’aspetto originale del dente e – spesso – renderlo addirittura migliore di prima. La procedura è economica e rapida (non più di un’ora per dente). La ricostruzione non è però la soluzione migliore quando la frattura si trova in una zona sottoposta a forze masticatorie elevate, ad esempio su un molare. Su un dente così debole la ricostruzione non basta: occorre mettere una corona dentale, che lo protegga da ulteriori fratture future. Un altro svantaggio è che la ricostruzione in composito deve essere ripetuta ogni 5-8 anni, visto che è un materiale che si macchia e consuma facilmente. Faccette dentali Un’altra opzione valida per un dente fratturato è ricoprirlo con una faccetta dentale. Si tratta di un sottile strato in ceramica (o composito) che viene applicato sulla superficie del dente per migliorarne l’aspetto. È una soluzione molto vantaggiosa, soprattutto perché non è un trattamento troppo invasivo. Lo svantaggio è che si tratta di un intervento irreversibile, visto che per applicare la faccetta bisogna di solito rimuovere un po’ di smalto dal dente. Il costo è decisamente più elevato rispetto alla ricostruzione in composito, ma considera che la ceramica è un materiale di eccellente qualità: resistente e altamente estetica. Corone dentali Quando la frattura è molto seria, a tal punto che è rimasto gran poco della struttura originale del dente, la strada percorribile è solo una: la corona dentale (o capsula). Si tratta di una sorta di cappuccio che viene applicato sul dente per ristabilirne l’estetica e la funzionalità. Come si svolge l’intervento? Il dentista sbuccia la superficie del dente, prende l’impronta e posiziona una corona provvisoria. Poi invia l’impronta al laboratorio dove un odontotecnico realizzerà la corona definitiva. Questa verrà poi incollata sul tuo dente al posto di quella provvisoria. È una procedura che dovrebbe essere eseguita il prima possibile, perché quando un dente è spezzato la polpa è esposta e i nervi non sono protetti. Le corone possono essere realizzate con diversi materiali: i migliori sono – secondo me – la zirconia e la ceramica, per la loro resa estetica naturale e la loro resistenza. Per approfondire: Corone dentali: tutto quello che devi sapere Chi può riparare i denti? Nel nostro studio ci è capitato di accogliere pazienti che avevano tentato di riparare da soli i propri denti o le proprie protesi dentarie, per esempio con l’Attak o con altri collanti industriali. Sembra superfluo dirlo, ma questi comportamenti sono pericolosi per la salute, perché le colle possono danneggiare gravemente l’organismo o il dente stesso. L’unica figura professionale che può riparare un dente rotto è l’odontoiatra: quindi, se hai subito un trauma dentale, non provare rimedi casalinghi, ma chiama al più presto il tuo dentista. Prof. a c. Jamal Makarati

Corona dentale: cos’è, materiali e durata

Corona dentale: materiali, durata e costi

La corona dentale – o capsula – è una sorta di casco che serve per proteggere un dente compromesso da carie, fratture o in seguito a una devitalizzazione. La capsula può essere posizionata anche sopra a un impianto dentale, per ristabilire l’estetica e la funzionalità della dentatura dopo la perdita di un dente. Ci sono 3 aspetti che devi considerare quando scegli una corona dentale: costo qualità dei materiali durata In questo articolo scoprirai tutto sulle corone dentali e come scegliere la più adatta a te. Corona dentale: come si mette Per mettere una corona dentale dovrai fissare almeno 2 appuntamenti nel tuo studio dentistico di fiducia. Ecco tutti i passaggi che compie il dentista nel caso tu debba ricoprire un dente danneggiato: devitalizza il dente (se necessario); “sbuccia” la superficie del dente, per permettere al tecnico di avere lo spazio per costruirti il nuovo dente; prende l’impronta del dente; posiziona una corona provvisoria sul dente; invia l’impronta al laboratorio che costruirà la corona definitiva; arrivata la corona definitiva, il dentista la prova e si accerta che soddisfi tutte le esigenze del caso. Infine, la incolla al tuo dente. Materiali Per costruire una corona dentale si possono usare vari materiali, come metallo, ceramiche, zirconia e resina composita. Vediamo le caratteristiche di quelli più utilizzati: Corona dentale in metallo-composito Le corone di questo tipo sono formate da 2 materiali. All’interno c’è il metallo, mentre all’esterno si trova la resina composita, un materiale usato anche per le otturazioni. Il composito è un materiale molto economico, che ha però lo svantaggio di usurarsi e ingiallirsi facilmente con il passare degli anni.   Di conseguenza, è sempre meno utilizzato, perché non garantisce risultati estetici all’altezza di altri materiali. Corona dentale in metallo-ceramica Anche in questo caso, si tratta di una capsula composta da 2 materiali: all’interno c’è il metallo – solido e resistente – mentre all’esterno si trova la ceramica. Sono protesi dentali di buona qualità, ma hanno uno svantaggio: sono molto scure al loro interno. Questo fa sì che: se la gengiva si ritira, si vedrà un bordo nero tra la gengiva e la corona. la resa estetica generale è sfavorevole, essendo di metallo; potrebbero (in teoria) creare sensibilizzazioni per chi è allergico alla lega metallica di cui sono costituite. Corona dentale in zirconio-ceramica o ceramica integrale Le corone realizzate con questi materiali hanno un aspetto praticamente identico ai denti naturali e ciò le rende eccellenti da un punto di vista estetico. Lo zirconio è un materiale molto leggero e resistente e perciò assicura una lunga durata alla capsula dentale. La luce non riesce ad attraversare lo zirconio e quindi sono adatte a ricoprire denti molto scuri. Al contrario, le capsule in ceramica integrale non sono adatte a questo scopo, poiché sono molto traslucidi. Per tutte queste ragioni si può affermare che lo zirconio-ceramica e la ceramica integrale siano i migliori materiali per la realizzazione di corone dentali. Corona su impianti dentali Le corone dentali vengono utilizzate anche negli interventi di implantologia, ovvero quando si sostituisce un dente mancante con uno artificiale. In questi casi, il dentista inserisce un impianto dentale nella gengiva del paziente e poi – su di esso – avvita una corona dentale provvisoria. Dopo qualche mese, completata la guarigione, si posiziona la corona definitiva sull’impianto. Anche per gli impianti dentali sono disponibili tutti i materiali di cui abbiamo parlato prima. Prezzo Il costo di una corona dentale varia tra i €400 e gli €1500, a seconda del materiale usato, della dimensione del dente e della professionalità di medico e odontotecnico. In linea di massima, le corone in ceramica sono più costose delle controparti in metallo, in quanto offrono tutti i vantaggi che abbiamo esposto. Se hai bisogno di un impianto, oltre al prezzo della corona devi considerare altri costi, come quello dell’impianto stesso e dell’abutment, ovvero il perno sul quale la corona viene incollata. Durata Una corona dentale può durare tra i 5 e i 20 anni a seconda di fattori come: igiene orale: se ti lavi bene i denti e ti sottoponi a igieni orali periodiche, allungherai la vita della corona; alimentazione: mangiare cibi troppo duri può usurare le corone, in particolare quelle in metallo; ritiro della gengiva: con l’età o per malattie parodontali la gengiva si può riassorbire e così la corona può diventare non adatta alla nuova anatomia. Hai un dente fratturato o cariato? Oppure devi sostituire un dente mancante con un impianto dentale? Prenota una visita in MP DENTAL STUDIO e ti consiglieremo le migliori opzioni in base alle tue esigenze.

Innesto gengivale su impianto dentale: ecco quando serve

Innesto di gengiva su impianto dentale

Il tuo dentista ti ha detto che per mettere un impianto dentale hai prima bisogno di un innesto gengivale? Il motivo è che forse non hai abbastanza gengiva aderente, ovvero quel tipo di gengiva che fa da barriera ai batteri e ai traumi. Mettere un impianto in queste condizioni, significa rischiare di esporre la tua gengiva a infezioni, che possono farti perdere l’impianto prima del tempo. Per evitare che ciò accada, è essenziale quindi inserire del tessuto connettivo nella zona in cui verrà inserita la radice artificiale. In questo articolo scoprirai come si svolge l’intervento di innesto su impianti dentali e quali benefici assicura alla salute della tua bocca. Cos’è l’innesto gengivale su impianti L’innesto gengivale è un intervento chirurgico necessario per aggiungere una porzione di gengiva aderente in una zona in cui questa è carente. Il chirurgo preleva un pezzetto di tessuto connettivo – spesso dal palato – e poi lo innesta dove c’è bisogno, per esempio nel sito in cui verrà inserito un impianto dentale. Gengiva intorno all’impianto: perché è importante Diversi studi affermano che la qualità di una gengiva non influenza direttamente la durata di un impianto. È anche vero, però, che se hai una gengiva robusta e ben aderente all’impianto, puoi spazzolare i denti in modo più efficace. Riuscendo a mantenere un’ottima igiene orale, riduci la probabilità di infiammazioni, che potrebbero accorciare la vita degli impianti. Una gengiva spessa, quindi, svolge un’importante funzione di protezione contro i batteri che possono attaccare i tessuti che accolgono l’impianto. Innesto gengivale su impianto: vantaggi Sono tanti i motivi che possono spingerti a decidere di seguire il consiglio del tuo dentista e sottoporti a un’innesto gengivale. Quando un paziente arriva nel nostro studio e ci chiede perché dovrebbe considerare questo intervento, gli rispondiamo mettendo in luce 5 vantaggi: 1. Protegge dalla perimplantite Se manca gengiva aderente nella zona in cui è stato inserito l’impianto, c’è il rischio che i batteri penetrino e attacchino i tessuti attorno ad esso, dando vita a patologie gravi come la perimplantite. 2. Dona un sorriso più bello Una gengiva spessa avvolge il punto di congiunzione tra impianto e corona dentale. In questo modo evita che si possa scorgere il metallo dell’impianto quando parli con i tuoi interlocutori. 3. Riduce il riassorbimento dell’osso Una quantità di gengiva aderente maggiore nella zona dell’impianto può contrastare il rischio di recessioni gengivali e il riassorbimento dell’osso. 4. Protegge da fastidi e dolori Una gengiva fibrosa ti protegge dalle ferite che possono colpirti quando mangi cibi duri o taglienti. Al contrario, con una gengiva delicata potresti provare dolore più spesso mente mastichi. 5. Facilita l’igiene orale Una gengiva sottile è facilmente traumatizzabile anche con un semplice spazzolamento. Invece, una gengiva robusta resiste meglio ai traumi. Di conseguenza, sarà molto più semplice mantenere pulita la zona di connessione tra impianto e gengiva. Tecniche d’innesto Esistono molte tecniche di innesto gengivale. La più diffusa si svolge in 4 fasi: il chirurgo apre una lieve “busta” nel palato del paziente; preleva del tessuto connettivo; chiude e sutura la busta; posiziona il tessuto connettivo nella zona di inserimento dell’impianto. Questa tecnica, però, ha lo svantaggio che spesso si esegue in 2 interventi diversi: nella prima seduta si mette l’impianto e poi – nella seconda – si aggiunge la gengiva dove manca. Inoltre, la zona del palato da cui viene prelevato il tessuto può dare dei fastidi: il paziente non sentirà dolore, ma avrà la sensazione spiacevole di avere una sorta di grande afta in bocca. Innesto gengivale in MP DENTAL STUDIO Per evitare al paziente di provare queste sensazioni sgradevoli, in MP DENTAL STUDIO utilizziamo un’altra tecnica che ha 2 vantaggi: si svolge in 1 solo intervento; non crea fastidio o dolore. Grazie a sofisticate tecnologie digitali, sappiamo a priori con precisione dove verranno posizionati i tuoi nuovi denti. In questo modo, prima di inserire gli impianti, possiamo sapere se c’è davvero una necessità estetica per fare l’innesto. Inoltre, le tecniche computer guidate ci permettono di eseguire l‘innesto durante l’intervento di inserimento dell’impianto. Di conseguenza, i fastidi che potresti provare in fase post-operatoria saranno circoscritti a 1 solo intervento, e non a 2 come avviene nella tecnica tradizionale. Vediamo in dettaglio come il nostro direttore sanitario Prof. Jamal Makarati ha applicato questa tecnica su un paziente di implantologia. Innesto gengivale: 2 interventi in 1 Il paziente ritratto nel video aveva la gengiva molto sottile nel punto in cui avrei dovuto posizionare l’impianto dentale. In casi come questo, anche se l’impianto si integra con l’osso, la gengiva in quella zona si può infiammare facilmente. Per evitare ciò, al momento dell’inserimento dell’impianto, ho operato una micro-incisione del diametro dell’impianto. Poi, ho preparato la zona prelevata in modo da tenere la parte buona, fibrosa e aderente della gengiva (il tessuto connettivo). Quindi, dopo aver inserito l’impianto con la sistematica Smart Implant, ho allontanato la gengiva da esso e – in questa piccola “busta” – ho innestato la gengiva tenuta da parte. Ora è prevedibile che – nel periodo di integrazione dell’impianto con l’osso – anche la porzione di gengiva aggiunta nella zona carente si integrerà. Con il tempo, il tessuto gengivale in quella zona diventerà: più spesso, robusto e fibroso; resistente ai traumi di masticazione e spazzolamento; meno infiammabile.

Come pulire gli impianti dentali per non rischiare di perderli

Come pulire gli impianti dentali ed evitare di perderli

Alcuni pazienti sono convinti che sia inutile pulire gli impianti dentali, visto che – non trattandosi di denti veri – non si possono cariare. Ma questo è un grosso errore: le protesi su impianti, infatti, hanno bisogno di ancora più cura rispetto ai denti naturali. Questo perché i batteri possono depositarsi con facilità tra i tessuti che circondano gli impianti e causare patologie anche serie. In questo articolo scoprirai come eseguire un’igiene orale domiciliare eccellente ed evitare così di perdere i tuoi impianti prima del tempo. Strumenti da utilizzare per l’igiene della protesi Gli strumenti necessari per pulire gli impianti sono 4: spazzolino filo interdentale Super Floss scovolino idropulsore Vediamo come usarli nel modo più efficace: Spazzolino Una buona igiene orale domiciliare comincia sempre da un’accurata spazzolata agli elementi protesici. Ai nostri pazienti consigliamo sempre di preferire lo spazzolino elettrico a quello manuale: uno studio ha infatti dimostrato che il primo elimina la placca più efficacemente. In merito abbiamo preparato un articolo che mette a confronto vantaggi e svantaggi di questi due strumenti. Ricorda di spazzolare la tua protesi su impianti con lo spazzolino elettrico tutti i giorni, 3 volte al giorno. Comincia pulendo la superficie estetica dei tuoi denti (quella più esterna), così da assicurare alla tua dentatura un aspetto curato. Poi concentrati sulla zona più importante per il mantenimento della protesi, ovvero il punto di confine tra quest’ultima e la gengiva. Questa infatti è la zona dove i batteri sono più aggressivi, perché tentano di penetrare nei tessuti attorno all’impianto e danneggiare l’osso sottostante. Filo interdentale Super Floss Il Super Floss è un filo specifico per la pulizia degli spazi tra denti che sono uniti tra loro. Se per esempio hai un ponte, il filo interdentale normale non va bene, perché non puoi passarlo tra dente e dente. Al contrario, il Super Floss, può essere usato come un ago e fatto passare senza problemi sotto al ponte tra i denti. La sua parte spugnosa serve ad abbracciare l’impianto e pulire tutti gli spazi presenti. Quando lo usi – almeno 1 volta al giorno – fai sempre attenzione a non irritare la gengiva, per non provocare infiammazioni che possano dar vita a gengiviti. Scovolino Lo scovolino è indicato per la pulizia delle protesi su impianti che hanno spazi interdentali abbastanza ampi da far passare questo strumento senza traumatizzare la gengiva. Quindi il modello più adatto a te è quello che entra nello spazio tra i denti senza provocare dolore o sanguinamento da trauma. Il movimento da compiere è da dentro a fuori: sia dall’esterno verso l’interno dei denti, sia dall’interno verso l’esterno. Come per lo spazzolino, dovresti cambiare lo scovolino appena mostra i primi segni di usura, ovvero quando l’anima all’interno dello strumento perde rigidità. Idropulsore L’idropulsore è un dispositivo che sfrutta un getto d’acqua per rimuovere i detriti di cibo e la placca che gli altri strumenti non sono riusciti a eliminare. Ecco come usarlo bene: indirizza il getto con un angolo di 45 gradi rispetto al dente; non esercitare una pressione eccessiva; indirizza il getto dal basso verso l’alto, per evitare traumi gengivali. Infine, non aggiungere collutorio all’acqua, perché questa ne inibisce l’azione: è meglio prima pulire con l’idropulsore con acqua fredda o tiepida e poi sciacquare la bocca con il collutorio. Scarsa igiene orale: conseguenze Quali sono le conseguenze se non usi tutti i giorni gli strumenti che abbiamo elencato in questo articolo? Il rischio concreto è di perdere gli impianti dentali dopo pochi anni dall’intervento. Questo soprattutto a causa della perimplantite, un’infiammazione provocata dalla placca batterica che si accumula sulla superficie degli impianti. Quindi, se non vuoi buttare dalla finestra i soldi che hai investito per il tuo nuovo sorriso, ti conviene seguire scrupolosamente i consigli contenuti in questo articolo.  

Cosa fare dopo aver messo un impianto dentale?

Cosa fare dopo l'impianto dentale

Ti sei appena sottoposto a un intervento di implantologia dentale? Ora di sicuro ti chiederai cosa dovresti fare per favorire il processo di guarigione. La fase post-operatoria è molto delicata e per questo ai miei pazienti fornisco istruzioni dettagliate su come comportarsi durante la convalescenza. In questo articolo troverai consigli e suggerimenti che sono validi per un qualsiasi tipo di intervento chirurgico eseguito in bocca. Quali farmaci assumere Mettere un impianto dentale è un intervento chirurgico a tutti gli effetti – anche se molto meno invasivo rispetto a una volta – e quindi necessita una profilassi antibiotica. Già prima dell’intervento, prescrivo ai miei pazienti un antibiotico, che poi dovranno assumere per un certo periodo, in base al tipo di operazione che hanno fatto e alla tipologia di antibiotico. Di solito prescrivo anche un antidolorifico o un antinfiammatorio. Questi farmaci non servono tanto per ridurre il dolore – praticamente assente nei nostri interventi – quanto per sfruttare un’azione sfiammante che rinforza i benefici dell’antibiotici. Non spazzolare Ti consiglio di non spazzolarti nella zona in cui è stato inserito l’impianto dentale nelle 24 ore successive all’intervento. Solo dal giorno successivo potrai riprendere a pulire l’area con uno spazzolino morbido per almeno 7-10 giorni. Non sciacquare la bocca Evita di risciacquarti la bocca e di sputare nelle prime ore dopo aver messo l’impianto, altrimenti rischi di sanguinare e di esporre la zona operata alle infezioni. Infatti, l’obiettivo in questa prima fase è consentire al sangue di coagularsi e quindi di proteggere la ferita. Usa un collutorio specifico Dopo l’intervento, ai miei pazienti prescrivo un collutorio con una concentrazione ad hoc per il caso specifico, da assumere 3 volte al giorno per le le prime 1-4 settimane. Metti del ghiaccio Dopo l’operazione di implantologia, ti consiglio di appoggiare del ghiaccio sulla guancia nella zona trattata. Il metodo migliore per farlo è a intermittenza: 15 minuti sì, 15 minuti no, per le prime 2-3 ore. Questa procedura è molto utile, perché riduce il possibile gonfiore post-operatorio nelle prime ore. Non esagerare però, perché tenere il ghiaccio per troppo tempo può diventare addirittura dannoso. Cosa mangiare dopo l’impianto dentale Nelle prime 24 ore post-operatorie ti consiglio di attenerti a una dieta liquida e fredda. Da questo punto di vista, il gelato è un alimento perfetto: è calorico, liquido (facile da mandare giù) e molto freddo (anestetizza la ferita). A partire dal secondo giorno, cerca di seguire una dieta il più possibile morbida e tiepida. Evita quindi cibi duri come la crosta della pizza, il mandorlato e le patatine. Infatti, se per sbaglio questi alimenti toccano la ferita, potrebbero darti fastidio. Evita anche il cibo caldo o bollente, perché dilata i vasi sanguigni e quindi facilita il sanguinamento. Gonfiore dopo l’impianto dentale Il gonfiore nei nostri interventi di implantologia dentale è molto raro, grazie al sistema minimamente invasivo che utilizziamo. Tuttavia, se l’operazione è stata impegnativa e hai i capillari fragili, consiglio di applicare a intermittenza degli impacchi caldo-umidi. Appoggia un asciugamano bagnato con acqua calda e tiepida sul viso nella zona gonfia: il calore favorirà il drenaggio dei tessuti. Come dormire meglio Molti pazienti mi chiedono quale posizione tenere per dormire meglio dopo l’intervento di implantologia dentale. Io consiglio sempre di dormire con un cuscino in più nelle prime 24 ore. Conclusioni Quelle che abbiamo visto sono solo alcune delle indicazioni che fornisco ai miei pazienti che devono affrontare un intervento di implantologia dentale. A ognuno di essi, inoltre, dispenso ulteriori consigli personalizzati, in base allo specifico tipo di trattamento che hanno affrontato. Se vuoi saperne di più, chiamaci gratuitamente allo 045 6702400.