Sedazione cosciente: come eliminare la paura dell’intervento

Ti è mai capitato di rimandare una seduta impegnativa dal dentista per timore di provare dolore o di sentirti a disagio? Tranquillo! La paura del dentista è una condizione molto diffusa e si può superare senza problemi con un particolare trattamento: la sedazione cosciente. Scopriamo insieme che cos’è e come può migliorare il modo in cui vivi gli interventi odontoiatrici. La sedazione cosciente in odontoiatria La sedazione cosciente (o assistita) è una tecnica di anestesia che ti permette di entrare in una condizione di intenso rilassamento. È un trattamento che alcuni studi dentistici propongono soprattutto per gli interventi più impegnativi, come quelli di implantologia dentale. Durante questa manovra, rimarrai cosciente durante tutta la durata dell’intervento, ma perderai la percezione del dolore e del tempo. È importante precisare che durante l’anestesia cosciente sarai comunque in grado di respirare in autonomia e a rispondere agli stimoli fisici e verbali. In pratica, non sarai addormentato, ma proverai un effetto simile a un’ubriacatura, senza però i tipici effetti collaterali dell’alcol. Come funziona Come si svolge in pratica la sedazione cosciente? Poniamo il caso che tu debba rimpiazzare alcuni denti mancanti con degli impianti dentali. Per prima cosa, l’anestesista controllerà la tua storia clinica, per individuare la tecnica di sedazione assistita più adatta alle tue caratteristiche. Poi – il giorno dell’intervento – inserirà una cannuletta endovena tramite la quale somministrerà una serie di farmaci specifici. Durante la sedazione cosciente, l’anestesista controllerà i tuoi parametri vitali – come la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa – per garantire la tua salute durante l’intervento. Come avrai intuito, si tratta di una manovra molto delicata, che richiede un alto livello di professionalità ed esperienza. Per questo motivo, in MP DENTAL STUDIO ci affidiamo solo a medici chirurghi specializzati in anestesia e rianimazione, che trattano in modo prevalente l’anestesia cosciente nelle procedure odontoiatriche. Farmaci per sedazione cosciente I farmaci per la sedazione cosciente sono soprattutto analgesici o sedativi con effetti ansiolitici. Il momento della loro somministrazione è abbastanza delicato, durante la quale l’esperienza e l’abilità dell’anestesista può fare davvero la differenza. I farmaci, infatti, devono essere combinati tra loro in modo preciso, in base alle tue caratteristiche fisiche (peso ed età) e mediche (allergie ai farmaci). Vantaggi sedazione cosciente Se devi affrontare un intervento odontoiatrico complesso, assicurati che il tuo dentista ti offra il servizio di anestesia cosciente. Purtroppo, ancora troppi studi dentistici si affidano solo all’anestesia locale, il cui effetto però non dura in modo efficace nelle 3-5 ore necessarie per gli interventi impegnativi. Nel nostro studio utilizziamo sempre la sedazione cosciente per operazioni come l’implantologia dentale, perché garantisce 4 vantaggi al paziente: l’ansia sparisce completamente, e così anche la preoccupazione di dover rimanere alla poltrona per tante ore; i parametri di cuore e pressione sono monitorati costantemente; i farmaci prolungano l’azione analgesica dell’anestesia locale, che così dura il tempo necessario per estrarre i denti malati e inserire gli impianti; l’anestesista somministra i farmaci in modo tale che il paziente non proverà dolore o gonfiore. Controindicazioni anestesia cosciente La sedazione cosciente è un trattamento sicuro, ma può provocare effetti collaterali, che dipendono soprattutto dall’uso dei farmaci. I problemi più comuni che possono insorgere sono: pressione bassa, mal di testa, sonnolenza, riflessi rallentati e nausea. Per evitare che questi effetti possano provocare danni gravi – come cadute accidentali o incidenti stradali – consigliamo sempre ai nostri pazienti di farsi accompagnare da un amico o un famigliare. Queste controindicazioni, tuttavia, sono rare e la presenza in studio di un professionista con esperienza non può che ridurle al minimo. Conclusioni Chi ha paura del dentista a volte finisce per rinunciare ad affrontare gli interventi importanti per la propria salute. Se sei fra questi, siamo sicuri che dopo aver letto questo articolo ti sentirai più tranquillo nel sottoporti ai trattamenti odontoiatrici di cui hai bisogno. Oggi chiunque può sentirsi a suo agio sulla poltrona del dentista – anche i più ansiosi – grazie alla sedazione cosciente.
Ortodonzia digitale: più comfort anche per i bambini

Gestire un bambino dal dentista può richiedere tanta pazienza e capacità, sia da parte dei genitori, sia da parte del bambino. Uno dei momenti più complicati è spesso la presa dell’impronta dentale. I lunghi tempi di attesa, la pasta dal sapore sgradevole, gli scomodi cucchiai possono ridurre la collaborazione del bambino e interferire con la buona riuscita della manovra. Queste difficoltà preoccupano soprattutto i genitori, che spesso temono che il proprio figlio non si senta a suo agio e si spaventi del dentista. Oggi – per fortuna – dentisti, assistenti e genitori in MP DENTAL STUDIO hanno un nuovo alleato per garantire una maggiore partecipazione da parte del bambino: la digitalizzazione. Come può cambiare in meglio l’esperienza dei più piccoli nel nostro studio? Trattamenti odontoiatrici digitali La digitalizzazione sta coinvolgendo molti aspetti delle nostre vite e fra questi anche l’ambito odontoiatrico. Nel nostro studio, per esempio, adottiamo già da qualche anno flussi di lavoro completamente digitali nei trattamenti implantologici e ortodontici. I vantaggi di questi nuovi approcci vanno a beneficio soprattutto dei pazienti, che possono godere di appuntamenti più confortevoli, prestazioni più accurate e un grado di personalizzazione un tempo impossibile. E proprio la fascia dei più piccoli è quella che più – grazie al digitale – può finalmente vedere nello studio dentistico un luogo positivo e persino divertente. Ortodonzia digitale I trattamenti per riallineare i denti mal posizionati sono tra i più diffusi tra i bambini e sono anche quelli in cui un nuovo strumento si rivela molto efficace: l’impronta digitale. Grazie a questa sottile telecamera ad alta risoluzione è possibile acquisire un modello 3D delle arcate dentali in pochi minuti e senza provocare fastidi al bambino. Niente più paste, niente più cucchiai, niente più minuti di attesa: la nuova presa dell’impronta è rapida e comoda. Vediamo 3 aspetti per cui questa innovativa tecnologia si rivela efficace per l’esperienza dei bambini in studio: 1. Funziona anche se il bambino si muove L’impronta tradizionale richiede diversi momenti per essere realizzata, oltre che di un certo lasso di tempo per permettere alla pasta di solidificarsi. Di conseguenza, se il bambino non rimane fermo o ha conati di vomito, c’è il rischio che debba essere rifatta o che il dispositivo ortodontico risulti impreciso. L’impronta digitale, invece, non ha tempi di attesa: passiamo la telecamera sulle arcate dentali e – dopo pochi secondi – il modello digitale della bocca è già pronto. Inoltre, se il bimbo si muove durante la manovra, non è necessario ricominciare daccapo, ma basta riprendere con la scansione dal punto in cui ci si era fermati. 2. Il digitale parla la sua lingua I bambini di oggi rientrano nella cosiddetta “Generazione Z”, una fascia d’età che fin dalla nascita è abituata a vivere immersa in un mondo digitale. Il loro modo di pensare e di intendere le relazioni sociali è intermediato ogni giorno da internet, i social network e altre tecnologie costantemente connesse. L’impronta digitale, quindi, li rende non solo più partecipi, ma anche entusiasti di sottoporsi a un trattamento dentistico: una situazione impensabile fino a pochi anni fa. Ricordo un giorno che un bambino a cui stavo prendendo l’impronta era affascinato dal ticchettio prodotto dalla telecamera, tanto che esclamò: “Sembra proprio il mio videogioco preferito”. 3. L’importanza di un bel sorriso I bambini e i ragazzini di oggi passano diverse ore al giorno su social network come Instagram e TikTok e ciò li mette inevitabilmente in relazione con i propri coetanei. Dal confronto tra di loro emerge quindi una crescente consapevolezza dell’importanza di avere un sorriso ordinato e piacevole da vedere. Anche qui, l’impronta digitale gioca il suo ruolo decisivo: il calco 3D della bocca può essere infatti elaborato con dei software che mostrano in anteprima l’aspetto futuro del sorriso. In pratica, prima di cominciare il trattamento, il piccolo paziente potrà vedere una simulazione virtuale che gli dia un’idea precisa di come saranno posizionati i suoi denti. Possiamo poi inviare questa previsualizzazione anche all’email del genitore, così che suo figlio possa confrontare la propria dentatura attuale con quella che sarà alla fine della terapia ortodontica. Conclusioni I genitori desiderano sempre il meglio per i propri figli. In tanti anni di carriera ho ascoltato le preoccupazioni di decine di madri e di padri nel momento in cui i propri figli si sottoponevano all’impronta tradizionale: “Mio figlio riuscirà a prendere l’impronta?”, “Non gli andrà di traverso?, “Non si sentirà soffocare?”. Oggi, grazie alla digitalizzazione, posso affermare con soddisfazione che non c’è più motivo di preoccuparsi. La comodità, la rapidità e il coinvolgimento che queste tecnologie assicurano, rendono l’esperienza dei pazienti più piccoli enormemente migliore rispetto al passato. Prenota una consulenza in MP DENTAL STUDIO, e avvia il tuo bambino a una terapia ortodontica digitale. Prof. Jamal Makarati
Sostituire tutti i denti malati: 2 sistemi a confronto

Il sorriso è un dono unico e prezioso, che ci accompagna nei momenti più belli della nostra vita. Purtroppo, dopo anni di carie, infezioni e perdita d’osso, anche la nostra dentatura può arrivare al capolinea. Ad un certo punto ti ritrovi con i denti di un’intera arcata (o di entrambe) che sono così compromessi a livello dentale e osseo da non essere più recuperabili. Di conseguenza, sei costretto a sostituire tutti i denti malati, mettendo una protesi fissa su impianti dentali. Il pensiero di ristabilire il tuo sorriso da zero può essere ansiogeno ma anche affascinante, perché con i nuovi denti potrai tornare a sorridere con sicurezza e masticare senza difficoltà. Ma i trattamenti di implantologia non sono tutti uguali: ce ne sono di lunghi o brevi, con tante o poche sedute, con molta o poca attenzione al comfort del paziente. In questo articolo confronteremo caratteristiche e vantaggi di 2 diversi approcci all’implantologia: il sistema tradizionale; Smart Implant, una sistematica digitale brevettata dal direttore sanitario di MP DENTAL STUDIO, Prof. Makarati. Post estrattivo Sistema tradizionale Di solito, dopo che il dentista ha estratto i denti malati, il paziente deve vivere un lungo periodo di transizione indossando la dentiera. Passati 4-6 mesi, una volta stabilizzata la situazione, viene richiamato in studio per decidere dove inserire gli impianti dentali. Quindi, si programma un secondo intervento chirurgico – spesso invasivo – in cui l’implantologo posiziona gli impianti. Poi, quando gli impianti si sono integrati nell’osso – ovvero dopo altri 4-6 mesi – si prende l’impronta dentale per poi applicare la protesi. Insomma, si tratta di un iter lungo e complesso, che può durare dai 10 ai 14 mesi e che costringe il paziente a sottoporsi a diverse chirurgie. Gli interventi multipli possono provocare dolore e fastidio e richiedono spese economiche non indifferenti. Infatti, più sono gli atti chirurgici coinvolti e più il trattamento sarà costoso, a prescindere dai materiali usati. Sistema Smart Implant Grazie il nostro sistema digitale, riusciamo a concentrare un maggior numero di interventi in una stessa seduta. Con la collaborazione dei nostri chirurghi maxillo e la supervisione dell’anestesista, estraiamo tutti i tuoi denti malati, bonifichiamo l’area trattata e nello stesso intervento inseriamo gli impianti. In pratica, tutto si risolve in un’unico appuntamento. Il vantaggio? Sottoponendoti a 1 solo intervento, significa che anche tutto il resto sarà molto più semplice. Dovrai quindi prendere una sola volta la profilassi antibiotica, la terapia farmacologica sarà molto più ridotta e il fastidio che proverai sarà molto più contenuto. Carico immediato Sistema tradizionale Dopo l’inserimento degli impianti, il paziente viene lasciato in un periodo “limbo”, nel quale deve indossare la dentiera finché gli impianti non si sono integrati nell’osso. Gli svantaggi di tenere la dentiera per molto tempo sono 2: è instabile e quindi si fa fatica a masticare e a parlare; può creare problemi di autostima, incidendo sulle relazioni sociali. Inoltre, passati i mesi di guarigione, si deve riaprire la gengiva per scoprire gli impianti e poi fare un calco per la protesi. Nel frattempo il paziente deve tenere la dentiera per almeno altri 2 mesi, con conseguenti problemi funzionali e psicologici. Smart Implant Nel nostro studio preferiamo trattare il paziente in un modo diverso: oltre che in un’unica seduta, anche attraverso il carico immediato. Di cosa si tratta? È una metodica che permette di applicare la protesi dentaria provvisoria sugli impianti subito dopo il loro inserimento. Quindi (quando possibile), non sarai costretto ad aspettare mesi indossando la protesi mobile, ma potrai fin da subito mettere una protesi fissa, con tutta la sua comodità e stabilità. Uscito dallo studio potrai già parlare, ridere e masticare senza il timore che la protesi si muova o si noti: un grande vantaggio soprattutto se sei spesso a contatto con il pubblico. Sedazione cosciente Sistema tradizionale Normalmente, prima dell’inizio degli interventi chirurgici, viene fatta un’anestesia locale, ovvero la classica punturina che forse hai già imparato a conoscere durante le sedute dal dentista. Di conseguenza, non è prevista la presenza in studio di un anestesista che si dedichi esclusivamente al benessere del paziente durante l’intervento. Smart Implant Il processo per inserire degli impianti è complesso ed impegna lo staff e il paziente per almeno una mezza giornata. Questo implica 2 problemi: il paziente può sentirsi in ansia, sapendo di dover passare diverso tempo alla poltrona; non esiste un’anestesia locale che duri in modo efficace per le 3-5 ore necessarie all’intervento. Per questi motivi, in MP DENTAL STUDIO abbiamo deciso di dedicare un professionista – un medico specializzato in anestesia e rianimazione – che si occupi di sedare il paziente. In realtà si tratta di una sedazione molto blanda: non verrai infatti addormentato, ma proverai una sorta di “ubriacatura”, che crea 3 benefici: la tua ansia scompare, visto che perderai la percezione del tempo. Molti nostri pazienti a fine intervento ci chiedono: “Ma avete già finito?”; i tuoi parametri di cuore e pressione sono costantemente sotto controllo; i farmaci ti rilassano a tal punto che la normale anestesia locale fatta prima dell’intervento dura tutto il tempo necessario. Quindi, non potrai mai sentire alcun dolore; la presenza dell’anestesista consente di somministrare tutti i farmaci in modalità e dosi corrette, cosicché – finito l’intervento – non avrai male, non ti gonfierai e non avrai problemi di stomaco. Per approfondire: “Sedazione cosciente: e la paura dell’intervento svanisce“ Conclusioni Abbiamo visto le differenze tra il metodo implantologico classico e il nostro sistema digitale Smart Implant. Siamo convinti che ridurre il numero degli interventi, applicare il carico immediato (ove possibile) e coinvolgere un’anestesista siano 3 fattori fondamentali per garantire il massimo comfort ai nostri pazienti. Considerati questi vantaggi, non applichiamo mai il metodo tradizionale, ma ci affidiamo esclusivamente alla nostra sistematica brevettata. Se hai bisogno di riabilitare il tuo sorriso con la massima comodità e senza provare dolore, prenota una consulenza specialistica in MP DENTAL STUDIO.
La parodontite aumenta il rischio di malattie cardiovascolari?

Hai la parodontite (o piorrea)? Recenti studi suggeriscono che potrebbe esistere una correlazione tra questa condizione e le malattie cardiovascolari. Cosa rischia chi soffre di queste patologie e come può evitare gravi conseguenze per la propria salute? Scoprilo in questo nuovo articolo. Cos’è la parodontite La parodontite è un’infezione batterica dei tessuti che sostengono i denti. Ne soffre circa il 60% degli italiani e colpisce soprattutto gli adulti a partire dai 35 anni. Se non diagnosticata in tempo, la piorrea può diventare irreversibile: distrugge l’osso mascellare e rende i denti instabili, fino a provocarne la caduta prematura. È causata soprattutto da una scarsa igiene orale, malattie croniche, fumo, sensibilità genetica e da altre condizioni mediche. Parodontite e malattie cardiovascolari Solo negli ultimi anni è stato scoperto che gli effetti negativi della piorrea non coinvolgono solo la salute orale, ma anche quella dell’intero organismo. In una ricerca del 2014 alcuni studiosi hanno preso in esame le persone che soffrivano contemporaneamente di parodontite e di cardiopatie. Scoprirono che chi si era sottoposto a terapie contro la piorrea aveva speso il 10-40% in meno per le cure al cuore rispetto a chi invece non aveva fatto nulla. Queste deduzioni confermano i risultati di un altro studio del 2010, secondo cui la malattia parodontale aumenta del 20% la possibilità di soffrire di disturbi cardiovascolari. Perché la piorrea può causare disturbi al cuore Molti dimenticano che la parodontite è un’infezione e quindi – se trascurata – può estendersi alle altre parti dell’organismo. Se i batteri entrano nella circolazione sanguigna, possono arrivare al cuore e infiammarne i tessuti interni. Inoltre, l’infezione alle gengive può facilitare la formazione di placche nelle arterie, che possono ostruirle fino a provocare degli infarti. Curare la parodontite Considerate le conseguenze che la parodontite può provocare all’intera salute del corpo, è fondamentale diagnosticarla il prima possibile. Quindi, se hai sintomi come alito cattivo, gengive molto arrossate, gonfie e sanguinanti, dolore nel masticare e denti mobili, chiamaci subito al numero 045 6702400. Nella tua prima visita in MP DENTAL STUDIO, ti sottoponiamo a 2 esami per valutare se soffri effettivamente di piorrea: sondaggio parodontale: inseriamo una sorta di piccolo righello nel solco gengivale, per rilevare la profondità delle tasche parodontali, la presenza di sanguinamento e la mobilità dei denti; status radiologico: eseguiamo una serie di radiografie endorali a bassa esposizione per individuare riassorbimenti ossei, carie, lesioni della radice ed eventuale tartaro sottogengivale. Questi esami ci servono per formulare una diagnosi precisa, per poi individuare una terapia adeguata alla tua specifica situazione. L’obiettivo sarà quello di rallentare la perdita dell’osso e il riassorbimento della gengiva. Per approfondire: “Pensi di avere la parodontite? Ecco 2 esami per diagnosticarla“ Parodontite e impianti dentali Nel caso tu debba riabilitare la tua dentatura con degli impianti dentali, sarà prima necessario curare o controllare la tua parodontite. Il nostro team è specializzato in implantologia e per questo siamo molto attenti alle possibili problematiche che la malattia parodontale può provocare. In vista di un intervento di implantologia, chiediamo sempre ai nostri pazienti di sottoporsi a una visita specialistica presso un cardiologo. In questa maniera possiamo assicurarci che non ci siano patologie che possano compromettere il lavoro di riabilitazione e la tua salute generale. Per garantire il massimo comfort e benessere in studio, abbiamo sviluppato una sistematica adatta anche ai pazienti con disturbi cardiocircolatori. Smart Implant è il nostro sistema digitale brevettato, che consente di inserire gli impianti dentali in modo non invasivo, senza tagli né suture. L’utilizzo della sedazione cosciente permette di ridurre l’ansia e l’agitazione, fattori che possono essere deleteri per chi soffre di queste patologie. Prenota ora una visita specialistica nel nostro studio.
Qual è il tuo sorriso ideale? Te lo dice un software

Esiste la bellezza ideale? Gli antichi si affidavano a un insieme di regole e proporzioni – la famosa “sezione aurea” – per definire cosa si dovesse intendere per bellezza oggettiva. Nei secoli numerosi musicisti, scultori e pittori – tra cui Leonardo da Vinci – hanno seguito questo canone per imprimere alle opere d’arte un senso di armonia e simmetria, tali da renderle obiettivamente belle. Ma se esiste la bellezza ideale, allora significa che esiste anche il sorriso ideale. Come si determina? Oggi esistono alcune tecnologie digitali che permettono di stabilire esattamente come dovrebbe essere il sorriso ideale di una persona. Si tratta di un insieme di tecniche e strumenti che ti permettono di conoscere – tramite simulazioni al computer – qual è la migliore estetica possibile per la tua dentatura. In questo articolo scoprirai come funzionano queste sistematiche e quali vantaggi possono darti. Perché dovrei volere un bel sorriso? Prima di cominciare, potresti chiederti: “Perché dovrei desiderare il sorriso ideale? Non posso accontentarmi di avere un sorriso nella media?” Secondo diversi studi, gli esseri umani tendono a ritenere che le persone fisicamente attraenti posseggano anche tratti di personalità desiderabili. A questi individui, infatti, attribuiamo inconsciamente pregi come onestà e intelligenza e quindi siamo portati ad ascoltarli e a fidarci di loro. Tutto ciò li avvantaggia nelle situazioni in cui è importante fare una buona prima impressione, come nei colloqui di lavoro. Per queste ragioni, la bellezza esteriore è spesso correlata a tratti positivi come un maggior reddito, migliori competenze sociali e fiducia in se stessi. Detto ciò, considera che nell’aspetto di una persona il sorriso incide per il 60%. Quindi la salute dei tuoi denti, il loro allineamento e la loro igiene determinano in modo decisivo come gli altri ti percepiscono e ti giudicano. Ecco perché è così importante che tu dia il giusto peso alla cura del tuo sorriso. Digitalizzazione su foto Quando venne inventata circa 10 anni fa, la digitalizzazione del sorriso avveniva solo su fotografia. Come funzionava? In pratica, si fotografava il viso del paziente da varie angolazioni e alle foto si applicavano digitalmente delle “mascherine”, ovvero una dentatura che rispettasse i corretti canoni estetici. Per la prima volta il paziente poteva vedere con i suoi occhi come sarebbe apparso l’aspetto del suo sorriso prima di sottoporsi a qualunque tipo di intervento. Digitalizzazione con impronta digitale Più di recente è stato fatto un ulteriore passo avanti, grazie all’impronta dentale digitale, una tecnologia posseduta da solo il 9% degli studi dentistici in Italia (tra i quali MP DENTAL STUDIO). Tramite uno scanner ad alta risoluzione, acquisiamo un calco in 3D dell’intera bocca del paziente. Dopodiché, possiamo utilizzare questo modello per lo studio di adeguate terapie ortodontiche. Il vantaggio rispetto alla tecnica precedente (quella su foto) è che l’impronta digitale permette di rilevare – oltre all’estetica – anche la masticazione di un sorriso. Questa previsualizzazione virtuale, quindi, è ancora più completa rispetto al passato, perché è finalizzata non solo a dare una bella estetica, ma anche ad avere un’ottima masticazione. Digitalizzazione oggi Oggi è stato raggiunto lo stato dell’arte nella digitalizzazione del sorriso dei pazienti, grazie all’unione tra il concetto di previsualizzazione e Invisalign. Quest’ultimo è un sistema ortodontico che consente, tramite particolari software, di simulare lo spostamento progressivo dei denti, e mostrare quindi il risultato finale del trattamento. Tramite questo studio, poi, si realizzano delle mascherine trasparenti che – indossate per un certo periodo – permettono al paziente di allineare i propri denti. I vantaggi per te Quali vantaggi comporta per te questo connubio tecnologico? Poniamo il caso che tu debba sottoporti a un trattamento complesso: magari hai i denti disallineati (e quindi devi raddrizzarli con degli allineatori) ma anche scoloriti (e perciò ti servono delle faccette estetiche). Per prima cosa – grazie ai software Invisalign – puoi previsualizzare come appariranno i tuoi denti e come ti faranno masticare una volta che saranno ben allineati. Dopodiché, sui denti posizionati idealmente, possiamo eseguire una simulazione di come risulterà esteticamente anche il lavoro cosmetico (o protesico) con faccette, corone e così via. Conclusioni In questo articolo abbiamo visto perché è importante mirare al sorriso ideale e come sia facile ottenerlo grazie alla digitalizzazione della tua bocca. L’efficacia della previsualizzazione e Invisalign, unita alla soddisfazione dei nostri pazienti per queste tecnologie, ci ha convinti a includerle in una nuova sistematica, che verrà prossimamente brevettata dal nostro direttore sanitario Prof. Makarati. Seguici sui nostri canali social per essere tra i primi a conoscerla.
Non c’è spazio per gli impianti? Ecco l’ortodonzia preprotesica

Negli ultimi anni hai perso alcuni denti e non li hai sostituiti subito con degli impianti o un ponte? Probabilmente ora i denti vicini allo spazio creato dall’estrazione si sono spostati e inclinati fino a crearti i seguenti problemi: complicazioni nel masticare; difficoltà a lavare bene i denti, perché il cibo si incastra facilmente negli interstizi; impossibilità di ripristinare il sorriso con impianti o altre protesi dentarie, perché manca lo spazio necessario. Qual è il miglior modo per ripristinare la masticazione e l’estetica del tuo sorriso se ti trovi in questa situazione? Niente spazio per gli impianti: cosa fare? Per creare lo spazio necessario a inserire gli impianti, alcuni dentisti decidono di limare i denti o – addirittura – di toglierne alcuni per eseguire un lavoro ancora più “pulito”. In MP DENTAL STUDIO riteniamo invece che il giusto approccio debba essere diverso, di tipo multidisciplinare, che unisca le forze della protesica a quelle dell’ortodonzia. Visto che negli anni i tuoi denti si sono spostati, spesso è infatti possibile raddrizzarli e riportarli alla loro posizione iniziale, attraverso specifici trattamenti ortodontici. In questo modo si ricrea lo spazio utile per inserire degli impianti o altre riabilitazioni protesica. Questo tipo di terapia si definisce ortodonzia preprotesica, ovvero un trattamento che riallinea i denti per consentire il successivo ripristino del sorriso tramite protesi dentarie. Ortodonzia preprotesica: più comoda rispetto al passato Fino a pochi anni fa i dispositivi per l’ortodonzia preprotesica erano invasivi e fastidiosi. Si trattava di scomodi apparecchi che venivano fissati su diversi denti e che avevano delle meccaniche lunghe. Oggi, invece, i progressi tecnologici in questo campo propongono dispositivi rispettosi dell’estetica del sorriso, come gli allineatori Invisalign. Queste mascherine trasparenti e rimovibili consentono di riallineare i denti senza fare uso di antiestetici ferri metallici o molle. Insieme a Invisalign sono di grande aiuto anche i TADS: si tratta di mini-viti che vengono inserite in bocca in posizioni strategiche, sulle quali ci si può ancorare per trascinare i denti nella posizione desiderata. I vantaggi di questi moderni dispositivi sono 3: richiedono poca collaborazione da parte tua; sono molto meno invasivi e visibili rispetto ai vecchi apparecchi; raddrizzano velocemente i denti storti per creare lo spazio necessario a mettere gli impianti. Vuoi lasciar perdere? Ecco cosa rischi Forse stai pensando che – tutto sommato – puoi rimanere nella situazione in cui ti trovi, ovvero con i denti inclinati verso lo spazio lasciato dai denti che hai perso. Certo, fai fatica a masticare, ma in fin dei conti senti di poter riuscire ad andare avanti. In realtà, lasciare i denti in questa posizione può determinare altri 2 problemi, uno di tipo funzionale e l’altro di tipo estetico: Perdita di ulteriori denti Nella situazione in cui ti trovi, i denti antagonisti rispetto allo spazio (quelli presenti nell’arcata che vi si oppone) tenteranno di uscire dalla loro sede (alveolo), fino a cadere. In pratica questi denti, uscendo alla disperata ricerca di un contatto masticatorio, a un certo punto non avranno più un osso di supporto, cominceranno a muoversi e quindi dovranno essere estratti. Montagne russe Con i denti piegati in questa maniera, l’impressione che le persone avranno quando parli e sorridi sarà quella di un sorriso con le “montagne russe”, anziché di un’arcata ben allineata. Inoltre, se ti mancano alcuni molari, i denti dell’arcata opposta tenderanno a scendere (o salire, se si tratta dell’arcata inferiore). Ciò fa sì che i tuoi incisivi saranno più corti dei molari posteriori: un handicap estetico difficile da ripristinare. Ortodonzia preprotesica: come iniziare Iniziare una terapia di ortodonzia preprotesica è molto semplice: ti basta prenotare una consulenza in MP DENTAL STUDIO al numero 045 6702400. Al tuo arrivo in studio, il nostro direttore sanitario Prof. Makarati ti sottoporrà a un controllo completo per avere un quadro clinico preciso della tua situazione. Dopo un’esame radiologico – che potrai effettuare direttamente nel nostro studio – studierà la migliore terapia ortodontica per raddrizzare i tuoi denti. Quando questi avranno raggiunto la posizione ottimale, programmerà l’inserimento di uno o più impianti dentali (in base al tuo caso), che ti consentirà di tornare a masticare e sorridere senza problemi. Grazie a Smart Implant – il nostro sistema digitale brevettato – progettiamo l’inserimento degli impianti attraverso simulazioni 3D al computer: in questo modo, il giorno dell’intervento saremo sicuri di inserire l’impianto nella posizione e con le modalità più corrette. Si trattata di una sistematica innovativa, che ti permette di avere i tuoi nuovi denti in poche sedute, senza dolore e in sicurezza: prenota ora una visita in MP DENTAL STUDIO.
Impronta dentale: stop ai conati di vomito con il digitale

Se almeno una volta nella vita hai dovuto farti prendere l’impronta dentale, sai bene quanto possa essere un’esperienza sgradevole. Il dentista inserisce in bocca un ingombrante cucchiaio riempito di una pasta amara, che si solidifica dopo diversi minuti di attesa. Diverse persone vivono questa manovra con disagio: non è raro infatti provare un senso di soffocamento, nausea e addirittura conati di vomito. Spesso il trauma provocato dall’impronta dentale tradizionale può dar vita alla classica paura del dentista, che può portare ad evitare cure odontoiatriche anche importanti. Come fare per vivere questo momento in modo più rilassato e senza stress? Scoprilo in questo articolo. Impronta dentale: cos’è e a cosa serve L’impronta è un calco delle arcate dentali di una persona, che serve per realizzare manufatti protesici come corone, faccette in ceramica, impianti, Toronto Bridge ma anche allineatori invisibili. È un’operazione indispensabile per il lavoro del chirurgo e dell’ortodontista. Grazie all’impronta, infatti, può analizzare l’anatomia della bocca nella sua interezza e realizzare così protesi di qualità. Come ridurre il senso di nausea Se sei sensibile alle sensazioni provocate dalla pasta da impronta, esistono alcune strategie che possono ridurre il senso di nausea durante la manovra. La prima cosa che devi fare è esporre il tuo problema al dentista, il quale ha una preparazione tale per far sì che la la presa dell’impronta sia la meno scomoda possibile. Un altro accorgimento utile è respirare lentamente con il naso, evitare di tenere la testa troppo all’indietro e cercare di concentrarsi su alcuni oggetti che ti circondano nello studio. Si tratta di stratagemmi utili, ma che non eliminano completamente il problema, a maggior ragione se sei particolarmente sensibile. Per evitare questo problema, richiedi l’impronta dentale digitale al tuo dentista: noi di MP DENTAL STUDIO la adottiamo ormai da anni per aumentare il comfort dei nostri pazienti, specialmente di quelli che soffrono di più queste situazioni. Impronta dentale digitale: vantaggi L’impronta dentale digitale si avvale di uno scanner ottico poco più grande di un evidenziatore che permette di acquisire in modo rapido e comodo l’impronta delle tue arcate. Alla fine della manovra, si ottiene un modello 3D dettagliato della tua bocca, che verrà poi inviato digitalmente all’odontotecnico. Ma quali sono i vantaggi dell’impronta digitale rispetto a quella tradizionale? Zero nausea L’impronta dentale digitale non fa uso di cucchiai invadenti né di paste dal sapore nauseabondo. Lo scanner intraorale è piccolo e agile e così consente di prendere l’impronta solo nelle aree in cui sono presenti i denti. Si evitano quindi le zone più sensibili, che di solito generano la sensazione di nausea e i conati di vomito. Tempi rapidi Per prendere un’impronta tradizionale possono essere necessari fino a 6 minuti per arcata dentale, ovvero il tempo utile a far sì che la pasta si solidifichi. L’impronta digitale riduce all’osso questi tempi: bastano infatti appena 2 minuti in totale per rilevare il modello 3D dell’intera bocca. La scansione viene quindi inviata via internet al laboratorio incaricato di realizzare le protesi. Questa modalità consente di saltare diversi passaggi e ti permette così di ottenere i tuoi denti (o i tuoi apparecchi) più rapidamente. Più precisione La maggior parte delle impronte dentali prese con il metodo classico presentano almeno 1 errore. Viceversa, quelle acquisite con l’impronta digitale riducono notevolmente gli errori, perché si affidano a una telecamera che ha una capacità di registrazione molto più elevata dell’occhio umano. Una maggior precisione si traduce in manufatti protesici di maggior qualità, che non hanno bisogno di essere ritoccati. Come utilizziamo l’impronta digitale in MP DENTAL STUDIO Da quando l’abbiamo adottata in studio, l’impronta digitale è diventata il fulcro dei nostri trattamenti basati su tecnologia digitale. Ad esempio Smart Implant, il nostro sistema per l’inserimento non invasivo degli impianti dentali, fa affidamento sull’impronta digitale nelle fasi di studio e progettazione virtuale dell’intervento. Anche i nostri trattamenti di ortodonzia invisibile non sarebbero possibili senza questa tecnologia. Gli allineatori trasparenti, infatti, vengono realizzati a partire dai modelli 3D elaborati dall’impronta digitale. Conclusioni Hai bisogno di sostituire un dente mancante o di raddrizzare i tuoi denti, ma soffri il momento della presa delle impronte? Prenota una consulenza in MP DENTAL STUDIO: il flusso di lavoro dei nostri trattamenti include anche l’impronta digitale, che garantisce livelli di comfort eccellenti rispetto al passato.
Denti da latte da adulti: cosa fare quando cadono?

Di norma i denti da latte (o decidui) iniziano a cadere intorno ai 6 anni d’età e vengono via via rimpiazzati dai denti permanenti. Talvolta, però, succede che al di sotto di alcuni denti da latte non ci siano i rispettivi sostituti definitivi. Di conseguenza, i primi restano in posizione nell’arcata dentale molto più tempo del previsto. Nel corso degli anni, poi, questi denti finiscono per dondolare e inevitabilmente cadere. A quel punto sorge la domanda: “Come sostituire in modo efficace un dente da latte caduto da adulti?“. Perché alcune persone hanno i denti da latte da adulte Un certo numero di adulti possiede ancora uno o più denti da latte che risalgono ai tempi dell’infanzia. Non è ben chiara l’origine di questa particolare condizione, ma è probabile che incidano fattori genetici, oltre che traumi e infezioni. Di solito, si riscontra la mancanza dei denti permanenti soprattutto sotto gli incisivi laterali e i premolari inferiori. A volte, questi denti decidui ostinati possono provocare problemi di mal posizionamento, creando difficoltà nella masticazione. In questi casi, diventa quindi indispensabile un trattamento ortodontico mirato, che ristabilisca il corretto allineamento dei denti nell’arcata. Come rimpiazzare i denti da latte persi da adulti Alcuni studi dimostrano che i denti da latte rimasti al loro posto fino ai 20 anni restano stabili nella mandibola fino all’età di 40 anni circa. Dopodiché, cominciano a dondolare e dopo un po’ di tempo cadono. A questo punto devono essere in qualche modo sostituiti: qual è la strada migliore per farlo? Gli impianti dentali rappresentano una soluzione duratura e stabile per sostituire un dente da latte perso o estratto. Si tratta di piccole radici in titanio che rimpiazzano il vuoto lasciato dai denti caduti. Sopra di essi, poi, vengono applicate delle corone, che riproducono in tutto e per tutto l’aspetto dei denti naturali. Intervenire prima che i denti dondolino Se ormai sono mesi o anni che il tuo dente da latte è instabile, è probabile che sotto di esso l’osso abbia cominciato a riassorbirsi. In questa situazione, mettere un impianto dentale può richiedere un intervento più complesso. Prima di eseguirlo, infatti, sarà necessario rigenerare la parte di osso che è andata persa, per consentire alla radice artificiale di integrarsi saldamente al suo interno. Per questa ragione, se ti accorgi che i tuoi denti si muovono, il mio consiglio è di rivolgerti al più presto a uno studio dentistico specializzato in impianti dentali. In MP DENTAL STUDIO ti sottoponiamo a un controllo completo, per avere un quadro clinico dettagliato della tua situazione. Tra i vari esami, ti sottoponiamo alla TAC cone beam, una radiografia 3D che ci permette di valutare con precisione se e quanto l’osso al di sotto del tuo dente da latte si è consumato. Così facendo, possiamo fare in modo che l’eventuale perdita d’osso non diventi troppo consistente. Per approfondire: Impianti dentali quando manca osso: è possibile metterli? Impianti dentali: dolore, tempi, sicurezza Alcune persone, messe di fronte all’eventualità di mettere un impianto dentale, vengono assalite dal timore che l’intervento possa essere doloroso, impegnativo e lungo. In realtà si tratta ormai di un’operazione di routine, che può risolversi anche in 30 minuti (nei casi meno complessi). Nel nostro studio abbiamo adottato il sistema Smart Implant, che si avvale di un processo completamente digitalizzato per minimizzare tempi e complicazioni. Dall’impronta dentale alla progettazione dell’intervento, tutto il lavoro avviene con l’ausilio di avanzati software, che c consentono di inserire gli impianti in modo rapido, sicuro e senza dolore. Sostituire un dente da latte con Smart Implant Se decidi di rimpiazzare il tuo dente da latte con sistema Smart Implant, una delle prime cose che faremo sarà prendere l’impronta digitale della tua bocca. Grazie a uno scanner ottico ad altissima precisione, infatti, riusciamo a generare un modello virtuale del tuo cavo orale. Su di esso poi svolgeremo un intervento virtuale, prima ancora di operare effettivamente su di te: questa modalità migliora la sicurezza, la predicibilità dell’intervento ed evita le complicazioni. Durante l’intervento vero e proprio, rimuoviamo il tuo dente da latte e inseriamo l’impianto tramite una guida chirurgica di precisione. Il vantaggio più grande è che non rimarrai con uno spazio vuoto al posto del tuo dente. Grazie alla tecnica a carico immediato, possiamo infatti applicare subito la corona estetica sopra l’impianto appena inserito. In questo modo potrai ridere, parlare e masticare immediatamente dopo aver rimosso il dente da latte. Tornerai quindi alle tue attività e al tuo lavoro esattamente come prima. Chiamaci allo 045 6702400 o prenota una visita e inizia il tuo percorso per ottenere una dentatura sana e bella da vedere.
Estrazione prematura dei denti da latte: perché è un problema

Al giorno d’oggi, ancora troppi genitori trascurano l’importanza di far mantenere ai propri bambini la cura dei denti da latte. Carie profonde o fratture, infatti, possono costringere all’estrazione prematura degli stessi dentini e questo può determinare una crescita irregolare dei futuri denti permanenti. Se tuo figlio ha perso un dente prima del previsto, quindi, è importante iniziare al più presto una terapia ortodontica specifica, per scongiurare possibili disallineamenti. Perché i denti da latte sono così importanti I denti da latte svolgono diverse funzioni fondamentali e perciò devono rimanere nell’arcata per tutto il tempo necessario. I denti decidui, infatti, hanno il ruolo di mantenere lo spazio e guidare la corretta crescita dei denti permanenti. Per questo motivo, bisogna evitare il più possibile l’estrazione di questi denti prima della permuta, anche in presenza di piccole carie. Nel caso i dentini vengano colpiti da formazioni cariose, infatti, vanno curati proprio come i denti normali, attraverso la terapia canalare o la devitalizzazione. Tuttavia, non sempre è possibile salvarli. Come comportarsi in questi casi? Denti da latte: quando l’estrazione è l’unica via Se i dentini del bambino hanno una struttura minerale debole, è possibile che vengano attaccati facilmente dai batteri, dando vita a carie profonde ed estese. In questi casi, non si può far altro che togliere i denti da latte. Il problema è che, così facendo, i denti permanenti rischiano di crescere in modo irregolare. Questo accade perché, quando si crea uno spazio tra i denti dovuto a un’estrazione, i denti vicini si spostano spontaneamente per tentare di chiudere il vuoto. Di conseguenza, quando il paziente sarà adolescente, i suoi denti mal posizionati potranno provocargli seri problemi estetici e di masticazione. Cosa fare, quindi, per evitare che ciò accada? Terapia ortodontica di mantenimento L’ortodonzia prevede diverse terapie per fare in modo che i denti permanenti crescano dritti anche in assenza di denti da latte. Esistono diversi tipi di dispositivi di mantenimento: barre linguali, mantenitori di spazi, barre transpalatali, ecc. A seconda del caso specifico, il tuo dentista valuterà quale apparecchio utilizzare per prevenire possibili future malocclusioni. Che succede se si agisce troppo tardi? Nel caso tu decida di non procedere con il trattamento ortodontico per tuo figlio, i suoi denti che andranno a chiudere lo spazio devieranno quelli permanenti in un’altra direzione. Il risultato è che in futuro, quando tuo figlio sarà più grande, dovrà sottoporsi a un intervento più complesso e lungo per raddrizzare i suoi denti storti. Un’operazione che si poteva benissimo evitare con un po’ più di lungimiranza. Conclusioni Quindi, cosa fare per evitare che i denti permanenti di tuo figlio crescano storti, in seguito all’estrazione di un dente da latte? Segui questi 3 semplici passi: 1. Prenota una visita Chiama MP DENTAL STUDIO al 0456702400 o prenota sul sito una consulenza con il nostro direttore sanitario Prof. Jamal Makarati, specialista in ortognatodonzia. Durante la visita, il Prof. Makarati valuterà la lesione cariosa del tuo bambino e – se la riterrà troppo grave per essere riparata – richiederà un esame radiografico specifico. 2. Esame radiologico L’esame radiologico permette di: confermare o meno la gravità della lesione; valutare se i denti permanenti non ancora erotti siano in buona posizione. Il vantaggio è che tuo figlio può sottoporsi alla radiografia direttamente nel nostro studio, senza dover quindi recarsi in ospedale o in una centro diagnostico: un bel risparmio di tempo e fatica. 3. Terapia ortodontica A questo punto, il Prof. Makarati programmerà insieme a te la rimozione del dente gravemente cariato. Dopodiché, avvierà una terapia ortodontica per impedire che i denti rimanenti chiudano gli spazi lasciati da quelli estratti. In questo modo, i denti definitivi che si trovano ancora sotto la gengiva potranno uscire correttamente.
Dente devitalizzato rotto? Ecco cosa fare

I denti devitalizzati sono più deboli rispetto a quelli vitali, per cui può capitare che masticando – magari un alimento particolarmente duro – possano rompersi facilmente. Qual è la cosa migliore da fare quando un dente devitalizzato si rompe? Quali sono i motivi per cui accade? E come evitare che in futuro capiti di nuovo? In questo articolo risponderemo a queste domande ed esamineremo vantaggi e svantaggi delle possibili soluzioni a tale problema. Denti devitalizzati: come rami secchi Un dente devitalizzato è fragile perché è privo della sua polpa, che può essere stata rimossa a causa di un’infezione. In pratica, il dente in queste condizioni è come un ramo secco che – se sollecitato continuamente – può spezzarsi senza difficoltà. Ciò significa che se non viene protetto, dopo qualche mese o anno può rompersi a causa delle forze impresse dalla masticazione sul dente stesso. Come evitare che un dente devitalizzato si rompa Per questi motivi, il protocollo in vigore nel nostro studio dentistico prevede che un dente – una volta devitalizzato – debba essere obbligatoriamente ricoperto con una corona (o capsula) dentale. In questo modo, è protetto da questa sorta di casco resistente, che lo mette al riparo dalla masticazione e dai colpi esterni. Purtroppo, alcuni studi dentistici – sotto richiesta dei pazienti che vogliono risparmiare – rinunciano a incapsulare i denti. Il problema è che dopo qualche tempo gli stessi pazienti si ritrovano puntualmente con il dente fratturato, magari in modo serio. Ecco quindi perché è importante installare sempre una capsula su un dente devitalizzato. Cosa fare quando si rompe un dente devitalizzato? La prima cosa che devi fare se ti rompi un dente devitalizzato è andare al più presto dal tuo dentista. In questi casi, in MP DENTAL STUDIO, dopo una visita approfondita, decidiamo una tra queste 2 strade: incapsulare il dente con una corona; estrarre il dente e sostituirlo con un impianto dentale. Incapsulamento Se le condizioni lo consentono, il tuo dente può essere recuperato attraverso l’incapsulamento. Il tuo dente verrà monconizzato, ovvero “sbucciato” per fare da pilastro sopra il quale verrà applicata una corona estetica. A questo punto il tuo dente sarà protetto e potrà rimanere in questo stato per molti altri anni. Tuttavia, questo tipo di trattamento non è possibile nei casi in cui: la frattura coinvolga la radice del dente; ciò che rimane del dente non sia sufficiente a sostenere la corona. In questi casi, preferiamo procedere con l’estrazione del dente e il successivo inserimento di un impianto dentale. Implantologia Nel caso non sia possibile applicare la capsula, a causa dell’entità della frattura, l’unica soluzione è quindi mettere un impianto dentale. Grazie alle moderne tecnologie digitali è ormai un’operazione semplice e veloce, oltre che minimamente invasiva. Nel nostro studio ci affidiamo a Smart Implant, una sistematica brevettata dal nostro direttore sanitario Prof. Jamal Makarati che ha 3 vantaggi: indolore: non necessita di tagli né suture, perché l’impianto viene inserito attraverso un piccolo forellino nella gengiva; sicura: l’intervento è progettato digitalmente al computer e in questo modo non c’è il rischio di danneggiare strutture delicate; rapida: la precisione del digitale consente tempi più rapidi di guarigione e di intervento (a partire dai 30 minuti). Conclusioni Se ti sei rotto un dente devitalizzato, non esitare: prenota una visita in MP DENTAL STUDIO e sapremo valutare se è possibile salvare il dente con l’incapsulamento o sostituirlo con un impianto dentale.