Agenesia dentale: cosa fare se ti manca un dente dalla nascita

Ti mancano uno o più denti dalla nascita? Potresti soffrire di una condizione detta agenesia dentale, cioè l’assenza congenita di alcuni elementi dentali. È una patologia abbastanza diffusa, ma che si può curare senza grossi problemi grazie a trattamenti ortodontici e/o implantologici. In questo articolo scoprirai le conseguenze, le cause e i rimedi dell’agenesia dentaria. Conseguenze dell’agenesia L’agenesia dentale spesso comporta un forte disagio psicologico e sociale per chi ne è colpito. Anche a te, forse, sarà capitato di provare imbarazzo a sorridere o a parlare in pubblico. Ma questa condizione può anche essere fonte di problemi di masticazione e malocclusione, in quanto i denti vicini a quelli mancanti tendono a storcersi per occupare gli spazi. Un’altra conseguenza è il rischio elevato di carie dentali, che dipende da una maggiore difficoltà nel pulire i denti che si sono sovrapposti tra loro. Se ti trovi in una o più di queste situazioni, il mio consiglio è di rivolgerti quanto prima a un dentista esperto, che ti saprà orientare nella scelta del miglior trattamento per risolverle. Agenesia dentale: cause Il motivo per cui ti mancano alcuni denti dalla nascita è perché i follicoli dentali – le strutture embrionali da cui si sviluppano i denti – non si sono formati. Le cause per cui ciò è accaduto possono essere interne o esterne: cause interne: come fattori ereditari e genetici, e squilibri ormonali; cause esterne: traumi, trattamenti medici pesanti, malnutrizione e infezioni. Nella maggior parte dei casi, quelli che mancano sono gli incisivi laterali superiori: una zona molto visibile della dentatura. Agenesia dentale nei bambini Purtroppo la mancanza congenita dei denti può colpire anche i bambini, che a volte si ritrovano privi dei denti permanenti al di sotto di quelli da latte. Spesso ci si accorge di questa condizione intorno ai 6-10 anni, quando i denti da latte non cadono perché non vengono “spinti” dai denti permanenti. La cosa migliore da fare per tenere sotto controllo la situazione è sottoporre i più piccoli a una visita ortodontica precoce, attorno ai 5-6 anni. Solo in questo modo, infatti, l’ortodontista sarà in grado di identificare eventuali problematiche e correggerle tempestivamente. Rimedi dell’agenesia dentale Le soluzioni per trattare l’agenesia dentale possono essere diverse, a seconda delle tue specifiche esigenze, alla tua età e alla gravità della patologia. Sono 3 le strade che percorriamo in MP DENTAL STUDIO per rimediare alla mancanza congenita dei denti: chiudiamo gli spazi con un trattamento ortodontico; inseriamo uno o più impianti dentali; combiniamo una terapia ortodontica a una implantologica. 1. Trattamento ortodontico Se ti mancano molari o premolari – denti in zone poco visibili – il trattamento più indicato è spesso quello ortodontico. In pratica, per un certo periodo dovrai portare l’apparecchio fisso, che riallenerà i tuoi denti nell’arcata, facilitando la masticazione e l’occlusione. In alternativa, nel nostro studio preferiamo utilizzare un sistema di ortodonzia invisibile, che si avvale di allineatori trasparenti per modificare la posizione dei denti. Il vantaggio di queste mascherine è che puoi ottenere gli stessi risultati dell’apparecchio metallico, senza che gli altri si accorgano che indossi un dispositivo ortodontico. Nel caso invece ti mancassero i denti nella zona più visibile del tuo sorriso – come gli incisivi laterali – dovremo valutare se: spostare tutta la tua dentatura con gli allineatori verso la zona anteriore, per chiudere lo spazio dell’agenesia. In seguito, potremo modificare la forma dei denti con i quali abbiamo chiuso lo spazio, in modo che sembrino degli incisivi laterali; oppure, mantenere lo spazio dei denti mancanti e rimpiazzarli con degli impianti dentali. 2. Intervento di implantologia Le agenesie si possono risolvere anche inserendo degli impianti dentali, ovvero delle radici artificiali che riempiono il vuoto lasciato dai denti mancanti. Rispetto alla soluzione precedente, si tratta di una soluzione più veloce e comporta spesso maggiori vantaggi. Tuttavia, prima di procedere con l’intervento, è importante valutare la qualità dell’osso e della gengiva, oltre che la presenza dello spazio utile per inserire gli impianti. Per fare tutto questo, in MP DENTAL STUDIO sfruttiamo Smart Implant®, il nostro sistema implantologico digitale. Grazie a una combinazione di tecnologie come l’impronta digitale e la cone beam, otteniamo un modello 3D della tua bocca, sul quale possiamo creare digitalmente la forma del tuo dente mancante. In base a questa ricostruzione tridimensionale, riusciamo poi a posizionare virtualmente l’impianto prima dell’intervento vero e proprio. In questo modo, conosciamo a priori la migliore posizione in cui inserire l’impianto e così riusciamo spesso a evitare di incidere inutilmente la gengiva. 3. Ortodonzia e implantologia A volte l’implantologia da sola si rivela inefficace per risolvere alcuni tipi di agenesie. Per esempio, può succedere che nel corso degli anni i tuoi denti si siano talmente spostati, che non è rimasto alcuno spazio utile per inserire degli impianti. In questi casi, l’unico modo per venirne a capo è attraverso una combinazione tra trattamenti ortodontici e implantologici. Come si procede? Tramite gli allineatori trasparenti, si muovono i denti in modo da riguadagnare lo spazio che con il tempo è andato perso. Successivamente, nei nuovi spazi che si sono creati, sarà possibile inserire gli impianti dentali, ristabilendo così l’estetica e la funzionalità dell’arcata. Se sospetti di soffrire di agenesia dentale, prenota una visita in MP DENTAL STUDIO e sapremo fornirti le migliori soluzioni per risolvere il tuo caso specifico.
Apnee notturne nei bambini: come evitarle con l’ortodonzia

La sindrome delle apnee notturne (OSAS) è una patologia cronica che provoca continue interruzioni della respirazione durante il sonno. Queste sospensioni causano russamento e frequenti risvegli nel bambino che ne è affetto, incidendo negativamente sulla sua qualità del sonno. Alcuni studi hanno dimostrato una correlazione tra l’OSAS e i disturbi dell’attenzione: per cui è molto importante intervenire il prima possibile. Alcuni trattamenti di ortodonzia precoce sono in grado risolvere buona parte dei problemi che causano questa patologia, modificando l’anatomia della bocca e liberando le vie aeree. In questo articolo scoprirai come si svolgono queste terapie e quali vantaggi comportano per la salute di tuo figlio. Apnee notturne nei bambini: come riconoscerle Così come nell’adulto, l’OSAS nel bambino si manifesta con continue interruzioni della respirazione durante il sonno, che lo portano spesso a russare. I blocchi delle vie aeree possono durare una decina di secondi, fino a un minuto e possono verificarsi anche 30 volte all’ora. Alcuni segnali della loro presenza possono essere colti anche durante il giorno: spesso i bambini in questa condizione mostrano comportamenti aggressivi e iperattivi. Le cause ortodontiche dell’apnea notturna Il russamento e le difficoltà a respirare durante la notte dipendono da un restringimento delle vie aeree superiori, in particolare della parte inferiore della faringe. Questa condizione può nascere da diverse cause, ma spesso è associata a malformazioni cranio-facciali. A volte, infatti, i bambini che soffrono di apnee notturne hanno un errato rapporto tra le 2 arcate dentali. Se tuo figlio ha una accentuata sporgenza anteriore, potrebbe essere programmato (per motivi genetici) ad avere un piano inferiore piccolo. Questa condizione fa sì che la sua mandibola cresca meno di quello che dovrebbe e quindi si troverà molto vicina all’apparato respiratorio. Di conseguenza, le vie aeree tendono a essere più ristrette e questo peggiora la sua respirazione e la qualità del sonno. Apnee notturne nei bambini: rischi Nel breve periodo le apnee notturne possono determinare disturbi comportamentali, ma anche di tipo neuro-cognitivo (deficit di memoria, difficoltà di concentrazione) e ritardi nella crescita di statura. Sul lungo termine, le conseguenze possono essere anche peggiori. Quando sarà adulto, il tuo bambino potrebbe essere più predisposto a: malattie cardiovascolari, causate dalla carenza di ossigeno, dalle oscillazioni della frequenza cardiaca e dalla pressione arteriosa; resistenza all’insulina, che potrebbe aprire le porte al diabete mellito tipo 2; incidenti di guida e sul lavoro, provocati dal vivere in un perenne stato di sonnolenza e deconcentrazione. Nel 2014 l’Unione Europea ha emanato una direttiva che impedisce il rinnovo della patente alle persone affette da OSAS di grado severo. Questa norma deriva dal fatto che negli anni si è verificata un’incredibile quantità di incidenti stradali provocati da soggetti che soffrono di apnee notturne. È stato calcolato, infatti, che il rischio di andare incontro a un sinistro stradale in queste condizioni può aumentare anche di 7 volte. In effetti è facile da capirne il motivo: chi respira male, dorme male. E se dorme male, durante il giorno ha una soglia dell’attenzione più bassa del normale. Apnee notturne nei bambini: cosa fare Cosa fare per evitare che tuo figlio possa soffrire di questa patologia? La strada migliore è sottoporlo a una visita ortodontica non oltre i 7-9 anni d’età. Solo entro questo periodo, infatti, è possibile guidare in modo efficace la crescita delle sue strutture ossee. Intercettando il problema precocemente, è possibile modellare la forma della sua mandibola in modo che gli consenta di respirare meglio. In MP DENTAL STUDIO, attraverso speciali apparecchi ortodontici, siamo in grado di avanzare la posizione dell’arcata inferiore, liberando le vie aeree ostruite. Questo tipo di trattamento è privo di rischi e può mostrare la sua efficacia nella cura dell’OSAS già dopo le prime settimane. Conclusioni Viste le serie conseguenze che le apnee notturne possono provocare, il mio consiglio è di sottoporre al più presto il tuo bambino a una visita ortodontica. Un trattamento tempestivo consente di ottenere risultati che sarebbero impossibili se si aspettasse la piena maturazione delle basi ossee. Oltre agli aspetti funzionali, una terapia ortodontica può migliorare anche l’estetica della sua dentatura, un aspetto che diventerà cruciale nella fase dell’adolescenza. Prenota una visita ortodontica in MP DENTAL STUDIO e migliora fin da oggi la respirazione di tuo figlio.
Splintaggio parodontale: perché potrebbe non essere una buona idea

Hai alcuni denti che si muovono e il tuo dentista ti ha proposto lo splintaggio parodontale per tenerli fermi? Splintare significa “legare” i denti tra loro e può essere efficace nel breve periodo: in futuro, però, potrebbe crearti seri problemi, in particolare se hai una piorrea (parodontite) fuori controllo. In questo articolo scoprirai come funziona lo splintaggio e perché esistono alternative migliori per garantire la salute del tuo sorriso. Perché i miei denti si muovono? Se quando mastichi i tuoi denti ti sembrano instabili e si muovono a ogni minima sollecitazione, potresti soffrire di parodontite (piorrea) grave. La piorrea è un’infiammazione cronica del parodonto, ovvero l’insieme dei tessuti che sostengono i denti. Se lasciata libera di svilupparsi, questa patologia aggredisce l’osso al di sotto delle gengive e rende i denti sempre più instabili, fino a farli cadere. La parodontite ha una componente genetica e una batterica: genetica: alcune persone hanno per natura gengive delicate, sottili e facilmente aggredibili dai batteri. Questa condizione è inscritta nei geni dell’individuo e non può essere modificata; batterica: questa malattia nasce anche a causa dei batteri che si depositano sui denti e che aggrediscono l’osso e le gengive. Così si sviluppano recessioni gengivali e tasche parodontali. A oggi non esistono ancora terapie geniche che cambino il DNA, per cui l’unico aspetto su cui si può intervenire sono i batteri. Attraverso terapie come l’igiene orale con laser, è possibile controllare l’avanzamento della piorrea, eliminando i batteri e contrastarne l’accesso al di sotto della gengiva. Splintaggio dei denti: cos’é? Di fronte a denti molto instabili colpiti da parodontite, alcuni dentisti propongono ai pazienti lo splintaggio parodontale. Splintare i denti significa incollare un filo di metallo (o altri materiali) sulla superficie interna dei denti, in modo tale da bloccarli. Legare insieme i denti in questo modo ha un grande vantaggio: può darti davvero l’impressione che la mobilità si riduca di molto. Ma questo intervento può anche fermare la piorrea? Splintaggio per parodontite: funziona? Di per sé, lo splintaggio fa bene il suo lavoro, ovvero quello di bloccare temporaneamente i denti che si muovono. Ma ciò non significa che automaticamente blocchi anche la tua parodontite. Anzi, spesso può addirittura aggravarla. Questo perché il filo incollato ai denti può renderti più difficile pulirli in modo adeguato. I batteri che non riesci a eliminare con l’igiene orale si depositeranno giorno dopo giorno sui tessuti parodontali, aggravando la distruzione delle basi ossee. Lo splintaggio parodontale, dunque, non può essere considerato una terapia per la tua piorrea, perché si limita infatti a bloccare solo uno dei sintomi della malattia, ovvero la mobilità dentale. In pratica, se non riesci a mantenere un’ottima igiene orale, può rivelarsi un vero boomerang per la salute del tuo sorriso. Splintare è spesso un punto di non ritorno Quando una persona entra nel mio studio e mi chiede di splintare i suoi denti, spesso gli rispondo di no. Non perché voglia rifiutarmi di aiutare un paziente, ma perché ritengo che lo splintaggio potrebbe avere conseguenze deleterie per l’estetica e la funzionalità della sua dentatura. Se ti hanno consigliato di splintare i tuoi denti, devi essere consapevole che prima o poi li perderai (se non hai un ottimo controllo della placca batterica). A quel punto, però il tuo osso sarà talmente consumato che sarà difficile (a volte impossibile) sostituire i tuoi denti con dei solidi impianti dentali. A meno che non ti sottoponi a impegnativi interventi di rigenerazione ossea, dovrai accontentarti di indossare una protesi mobile, che è molto scomoda, instabile e ti renderà difficile masticare. In pratica, scegliendo lo splintaggio potresti trovarti a un punto di non ritorno, nel quale non potrai scegliere l’opzione migliore per la salute del tuo sorriso: gli impianti dentali con tecniche mini invasive. Impianti dentali: la soluzione migliore Se senti i denti che “ballano”, è normale che tu voglia trovare il modo più rapido per sentirli fermi. Lo splintaggio parodontale può soddisfare questo tuo bisogno immediato. Ma, come abbiamo visto, alla lunga potrebbe rivelarsi dannoso per la tua bocca. Per questo, consiglio sempre ai miei pazienti in dentizione terminale, di fare una scelta più lungimirante e mettere degli impianti dentali. Questi piccoli dispositivi in titanio svolgono la stessa funzione delle radici dei tuoi denti sani e quindi garantiscono da subito una stabilità eccellente. È inutile girarci intorno: mangiare con i denti fissi su impianti è più comodo che masticare con una dentiera. Senza contare che offrono un’estetica migliore e possono predisporti meno a particolari patologie, come le cardiopatie. Tuttavia, se scegli la strada degli impianti, devi farlo nel più breve tempo possibile. Perché? Per approfondire: “Vuoi vivere di più? Butta via la dentiera“ Impianti: perché agire ora Se decidi di mettere gli impianti, devi farlo al più presto. Non dovresti permetterti di dire: “Ora faccio lo splintaggio e in futuro metterò gli impianti”. Questo perché splintare i denti – senza un ottimo controllo della placca batterica – può aggravare la tua piorrea: più l’osso si ritira e più gli impianti che metterai saranno difficili da posizionare. Inoltre, sarai costretto – se non fosse possibile fare la rigenerazione ossea – a mettere delle corone dentali più lunghe, per compensare il livello di osso che hai perso. Così facendo, però, i tuoi impianti saranno messi a dura prova, perché saranno troppo piccoli per sostenere denti di quelle dimensioni. I denti sono come grattacieli, le cui fondamenta sono le radici. Non si dovrebbero costruire dei grattacieli che poggiano su fondamenta piccole: perché dopo poco tempo non reggono più. Lo stesso vale per gli impianti dentali: le radici artificiali devono avere una lunghezza proporzionata alla lunghezza delle corone che sostengono. Quindi, se metti gli impianti troppo tardi il tuo osso potrebbe essere talmente consumato da poter accogliere nell’immediato solo impianti molto piccoli. Questo potrebbe rendere la riabilitazione protesica implantologica meno duratura e potresti perdere gli impianti precocemente. Ecco perché è così importante agire d’anticipo e iniziare già da oggi un trattamento implantologico. Visita la nostra pagina dedicata all’implantologia o prenota una visita in MP DENTAL STUDIO per
Prima visita ortodontica: quando farla e perché è importante?

Sottoporsi a una visita ortodontica è consigliato a ogni età, sia per gli adulti che per i bambini. Tuttavia, se hai un figlio, ti consigliamo di portarlo al suo primo controllo ortodontico entro i 7 anni d’età. Perché? Perché solo in questo periodo della sua vita è possibile intercettare e risolvere in modo corretto alcuni tipi di malocclusioni, ovvero i disallineamenti tra denti superiori e inferiori. Anche se i suoi denti ti sembrano dritti, in realtà potrebbero avere delle problematiche che solo un professionista può individuare. In questo articolo scoprirai perché è così importante che tuo figlio si sottoponga a una visita ortodontica precoce e quali problemi può risolvere. Ortodonzia precoce: perché è importante? Portare tuo figlio dall’ortodontista in età precoce per un controllo ortodontico può fare davvero la differenza. Una terapia tempestiva, infatti, è in grado di: impedire che alcuni problemi si aggravino nel tempo; rendere le terapie future più semplici e meno invasive. In certi casi, l’ortodontista può ottenere risultati che sarebbero impossibili se si aspettasse la piena crescita delle basi ossee. Un trattamento ortodontico precoce, quindi, concede più spazio di manovra per: guidare la crescita delle ossa di tuo figlio; ridurre il rischio di traumi ai denti anteriori; correggere abitudini viziate; migliorare l’estetica della dentatura; guidare i denti permanenti in una posizione più favorevole; migliorare il modo in cui le labbra si chiudono. Come si svolge la prima visita ortodontica? Se decidi di portare il tuo bambino alla sua prima visita ortodontica in MP DENTAL STUDIO, la prima cosa che faremo è metterlo a proprio agio. Per un bambino, infatti, può essere traumatico il primo approccio dal dentista, per cui faremo di tutto per creargli un ambiente il più possibile accogliente. Ascolteremo le tue priorità in quanto genitore e inquadreremo la sua situazione attraverso una serie di radiografie accurate. Alla fine della visita, potranno verificarsi 3 diversi scenari: l’occlusione di tuo figlio non presenta problemi e quindi non avrà bisogno di trattamenti ortodontici; identifichiamo una malocclusione di tipo dentale. Di conseguenza, programmiamo alcune visite periodiche, in attesa che tuo figlio finisca la permuta dei denti e la crescita ossea; tuo figlio ha una malocclusione di origine scheletrica e dentale: in questo caso, avrà bisogno di un trattamento precoce immediato. Quali malocclusioni si possono risolvere Nel caso il tuo bambino abbia evidenti anomalie scheletriche e dentali, un trattamento tempestivo può risolverle senza problemi. Quali sono i tipi di malocclusione che necessitano un trattamento precoce? Morso crociato Si verifica quando i denti dell’arcata inferiore si trovano più avanti rispetto a quelli dell’arcata superiore. In pratica, i denti superiori non sormontano quelli inferiori (come invece dovrebbero fare) e quindi si chiudono al contrario. È un evidente problema estetico, ma anche di masticazione, che risulta particolarmente difficoltosa per il bambino. Il morso crociato deve essere assolutamente risolto in un’età in cui le ossa possono ancora essere modificate. Per approfondire: “Morso crociato: cos’è e perché correggerlo al più presto“ Denti sporgenti In questo caso, i denti dell’arcata superiore si trovano in posizione più avanzata rispetto a quelli dell’arcata inferiore. È un problema estetico, ma soprattutto funzionale, perché può impedire al tuo bambino di pronunciare bene alcune parole e rendergli difficile la masticazione. L’aspetto peggiore, però, è che i denti sporgenti aumentano il rischio di fratture, visto che sono più esposti ai traumi. Per approfondire: “Denti sporgenti nei bambini: perché correggerli al momento giusto“ Affollamento o disastemi precoci È una delle malocclusioni più frequenti: la puoi notare se i denti di tuoi figlio sono accavallati tra loro. Gli elementi dentali, sormontandosi tra loro, rendono difficile l’igiene orale e perciò possono aumentare l’incidenza di carie. In altri casi, il problema potrebbe essere l’opposto, ovvero che i denti siano troppo diastemati (spaziati) tra loro. Agenesia dentale L’agenesia dentale è la mancanza congenita di uno o più denti permanenti al di sotto di quelli da latte In pratica, quando il tuo bambino perderà i denti da latte, non ci saranno quelli definitivi che li sostituiscano. Questo fa sì che i denti vicini si pieghino per cercare di chiudere gli spazi, creando alterazioni nel rapporto tra i denti. Per risolvere il problema, la chiave è cercare di mantenere il dente da latte il più a lungo possibile, tramite una terapia ortodontica mirata. Denti in sovrannumero È il caso in cui spuntino dei denti in più rispetto a quelli che normalmente dovrebbero essere presenti nell’arcata. In questa situazione è molto importante rimuoverli al più presto, perché potrebbero alterare l’eruzione e la posizione degli altri denti vicini. Morso aperto Il morso aperto è un problema che si verifica di frequente nei bambini che hanno l’abitudine di succhiarsi il pollice o il ciuccio. Si contraddistingue per la presenza di ampi spazi tra l’arcata superiore e quella inferiore. Può svilupparsi nella parte anteriore della bocca, tra gli incisivi superiori e quelli inferiori, che non trovano un contatto a bocca chiusa. E può verificarsi anche nella zona posteriore, quando il bambino riesce a chiudere bene i denti davanti, ma non quelli dietro. Tutte queste malocclusioni sono segnali che indicano che tuo figlio ha bisogno di essere trattato precocemente. Anche se alcune di esse non sono evidenti, in breve tempo possono manifestarsi a seguito di alcune abitudini viziate. Ortodonzia precoce in MP DENTAL STUDIO A questo punto ti chiederai come possiamo risolvere in concreto i problemi che abbiamo messo in luce finora. Analizzati i dati delle radiografie, programmiamo una terapia su misura volta a guidare la crescita ossea nella direzione corretta. La terapia si svolge in 2 parti: trattamento osseo: tramite dispositivi ortodontici o speciali allineatori, ci assicuriamo che le basi ossee si sviluppino in modo adeguato; trattamento ortodontico: raddrizziamo i denti grazie a particolari allineatori trasparenti, che renderanno la sua dentatura più estetica e adatta alla masticazione. Gli allineatori trasparenti rappresentano il sistema migliore per i piccoli pazienti, perché imprimono forze leggere per spostare i denti, senza causare fastidi o dolori. Inoltre agevolano tuo figlio quando mastica e a mantenere una corretta igiene orale, visto che si possono togliere facilmente per mangiare e
Come pulire il Toronto Bridge per evitare il fallimento implantare

Hai sofferto dolori e fastidi. Hai sopportato mesi di attesa. Hai investito parte dei tuoi risparmi. Ma ora hai finalmente il tuo nuovo sorriso, grazie al Toronto Bridge. La partita, però, non è ancora finita. Se vuoi che la tua protesi dentaria duri il più a lungo possibile, è fondamentale che tu mantenga una scrupolosa igiene orale quotidiana. Quando mangi, infatti, i batteri si depositano tra i tessuti che circondano la protesi e gli impianti, e con il tempo possono provocare serie infezioni, come la perimplantite. In questi casi, può verificarsi il fallimento implantare, ovvero la perdita prematura degli impianti che sostengono il Toronto. Per fortuna, pulire la tua protesi dentaria non è difficile: basta utilizzare i giusti strumenti e le procedure adeguate che imparerai in questo articolo. Pulizia del Toronto Bridge: 5 regole da seguire 1. Lava i denti con lo spazzolino elettrico Spazzolare i denti è una delle manovre più ovvie per chi ha appena completato un intervento di implantologia dentale. In realtà, alcuni pazienti già dopo le prime settimane diventano meno costanti nell’eseguire questa attività così semplice ma così efficace. La regola da seguire è quella classica che tutti i dentisti raccomandano: spazzolare i denti tutti i giorni, almeno 3 volte al giorno (dopo i pasti). In MP DENTAL STUDIO consigliamo ai nostri pazienti di utilizzare lo spazzolino elettrico al posto di quello manuale, perché diversi studi confermano la sua maggiore efficacia nel rimuovere la placca. Per pulire il tuo Toronto Bridge, comincia a spazzolare la sua parte più estetica, ovvero quella più esterna e visibile, in modo da dare alla tua dentatura un aspetto curato. Inclina lo spazzolino di 45 gradi, esercitando un movimento rotatorio e una pressione decisa, per eliminare la placca da tutta la superficie della protesi. La parte su cui devi concentrare di più i tuoi sforzi, però, è il punto in cui il Toronto si appoggia alla tua gengiva. Questa, infatti, è la zona in cui i batteri tentano di più di entrare all’interno dei tessuti che sostengono i tuoi impianti, provando a danneggiarli. Per approfondire: “Meglio lo spazzolino elettrico o quello manuale?“ 2. Utilizza l’idropulsore Un altro strumento indispensabile è l’idropulsore, un dispositivo che sfrutta un getto d’acqua pulsante per rimuovere frammenti di cibo e placca che lo spazzolino non è riuscito a eliminare. Usarlo è molto semplice: come lo spazzolino, va inclinato di 45 gradi rispetto alla protesi, senza esercitare una pressione eccessiva, per non irritare le gengive. Alcuni pazienti aggiungono del collutorio all’acqua dell’idropulsore, convinti che così riesca a igienizzare meglio le superfici. In realtà l’acqua neutralizza completamente l’azione del collutorio, per cui è meglio prima passare l’idropulsore e solo alla fine risciacquare con un collutorio puro. 3. Passa lo scovolino Lo scovolino è una sorta di piccolo spazzolino utile per pulire ulteriormente gli interstizi tra la protesi e i tessuti parodontali. Ne esistono di varie dimensioni e diametri, per cui può essere disorientante capire quale scegliere. Lo scovolino più adatto a te è quello che riesce a entrare nello spazio tra Toronto e gengiva senza provocarti dolori né sanguinamento. Per utilizzarlo in modo corretto devi compiere un movimento da dentro a fuori: sia dall’esterno verso l’interno della bocca, sia dall’interno verso l’esterno. Proprio come lo spazzolino elettrico, valuta regolarmente il grado di usura dello scovolino. Se noti che l’anima al suo interno ha perso rigidità, allora è giunto il momento di sostituirlo. 4. Passa il filo interdentale Superfloss Il Superfloss è un filo interdentale ideato per pulire le protesi dentarie che hanno denti uniti tra loro, come appunto il Toronto Bridge. Il filo tradizionale, infatti, ha una struttura troppo morbida per poter essere fatto passare tra dente e dente. Il Superfloss, invece, è composto da una parte più rigida, che ne facilita il suo inserimento negli interstizi tra gli elementi dentali. Ecco come utilizzarlo in 3 semplici passaggi: Inserisci l’estremità rigida nello spazio tra gli impianti dall’esterno verso l’interno della bocca. Trascina il filo fino a che la parte spugnosa non si trova in corrispondenza dell’impianto. Con la parte spugnosa, abbraccia l’impianto formando una “C” attorno ad esso e fai dei movimenti avanti e indietro. Utilizza il Superfloss almeno 2 volte a giorno, facendo sempre attenzione a pulirlo sotto l’acqua ogni volta che lo inserisci in un impianto. Così facendo, puoi rimuovere la placca senza correre il rischio di trasferirla da un sito infiammato a uno sano. Ai nostri pazienti consigliamo anche di applicare un po’ di gel disinfettante nella zona trattata, così – mentre si pulisce – si ottiene anche una disinfezione della gengiva. 5. Vai dal dentista per l’igiene orale Gli strumenti che abbiamo visto – se usati con costanza e nelle modalità descritte – possono diminuire la probabilità che tu possa perdere gli impianti (e quindi il Toronto Bridge) prima del tempo. Tuttavia, non sono sufficienti per eliminare tutta la placca che si annida sulla superficie degli impianti. Di conseguenza, per quanto tu ti impegni, dovrai comunque recarti periodicamente dal tuo dentista per un’igiene orale professionale. In MP DENTAL STUDIO abbiamo dedicato un’intera struttura al mantenimento dei lavori protesici su impianti. Qui ci prendiamo cura dello stato di salute delle tue gengive, per prevenire possibili infiammazioni e allungare così la vita dei tuoi impianti. Ai pazienti proponiamo di sottoporsi periodicamente alle nostre sedute di igiene orale con laser. Questo dispositivo emette fasci di luce che eliminano i batteri dai tessuti e svolgono 3 azioni fondamentali:. stimolano il parodonto a rigenerarsi; sterilizza le strutture sottogengivali non raggiungibili con strumenti meccanici; consolida il sigillo che la gengiva crea attorno all’impianto. Prenota ora una visita di mantenimento in MP DENTAL STUDIO e assicura alla tua protesi dentaria una lunga durata.
Miniviti ortodontiche: denti dritti in modo più efficace

Hai bisogno di riallineare i tuoi denti e così hai deciso di avviare un trattamento di ortodonzia invisibile? È un’ottima scelta, visto che si tratta di una terapia sempre più diffusa e apprezzata, grazie alla comodità e alla resa estetica che offre rispetto ai trattamenti tradizionali. Con questa modalità, infatti, puoi raddrizzare i tuoi denti senza che nessuno se ne accorga, indossando dei particolari allineatori trasparenti. Tuttavia, forse non sai che questi dispositivi hanno un aspetto negativo: non sono in grado di correggere alcune problematiche, perché non consentono un controllo completo sul movimento dei denti. Per questa ragione – quando necessario – in MP DENTAL STUDIO utilizziamo le miniviti ortodontiche, speciali dispositivi che ci permettono di raggiungere gli stessi risultati degli apparecchi fissi, ma senza rinunciare all’estetica. Vediamo cosa sono e quali vantaggi offrono al paziente e al professionista. Cosa sono le miniviti ortodontiche Le minviti (o TADs) sono degli dispositivi ausiliari, ovvero degli strumenti che si utilizzano insieme agli allineatori trasparenti all’interno di una terapia ortodontica. Sono come delle piccole vitine (larghe 1.3 – 1.5 mm) che vengono inserite tra i denti e sulle quali l’ortodontista si appoggia per far compiere agli stessi movimenti complessi con precisione. Esteticamente ricordano un piercing, ma sono del tutto invisibili, visto che vengono posizionate al di sotto della linea del sorriso. A cosa servono In alcuni casi, le mascherine trasparenti non sono sufficienti a far compiere ai denti i movimenti corretti. Di conseguenza, per completare il trattamento con successo, il paziente dovrà indossare anche un apparecchio fisso e – nei casi più complessi – dovrà togliere alcuni denti. Per evitare queste due evenienze, arrivano in aiuto le miniviti ortodontiche, che consentono di ampliare il campo di utilizzo degli allineatori trasparenti. Ecco le loro funzioni principali: spostano i denti in sicurezza e con un controllo assoluto; velocizzano e rendono più efficienti i movimenti dei denti; riducono di gran lunga la quantità di allineatori necessari per svolgere il trattamento; rendono la terapia più breve e comoda. L’importanza del posizionamento Proprio come gli impianti dentali, anche l’inserimento delle miniviti deve essere pianificato attentamente. È infatti cruciale analizzare l’anatomia della zona d’intervento, in modo da posizionarle nel punto giusto all’interno della gengiva. Per fare questo, in MP DENTAL STUDIO conduciamo una minuziosa indagine, attraverso radiografie bidimensionali a bassa esposizione di raggi. Se necessario, inoltre, sottoponiamo i nostri pazienti anche ad esami radiografici 3D, per avere una visione più precisa del sito in cui inserire le miniviti ed evitare complicazioni. Le miniviti ortodontiche fanno male? A causa della loro forma simile a quella di una vite, potresti pensare che questi dispositivi possano provocare dolore. In realtà, non è così: durante il loro inserimento, il nostro ortodontista applica una goccia di anestesia topica nella zona in cui verranno posizionate. Finita l’utilità delle miniviti, ovvero quando sono riuscite a muovere i denti nella posizione desiderata, le rimuoviamo senza bisogno di ricorrere all’anestesia (nel 90% dei casi). L’unica situazione in cui potrebbero dare fastidio è nel caso di infiammazioni, dovute a una scarsa igiene orale. Per evitare che ciò avvenga, i trattamenti ortodontici nel nostro studio prevedono visite di controllo periodiche, abbinate a igieni orali professionali. Conclusioni In questo articolo abbiamo imparato che, talvolta, gli allineatori trasparenti si rivelano inefficaci per risolvere determinate problematiche. Per evitare ai nostri pazienti di indossare antiestetici apparecchi fissi, proponiamo l’utilizzo delle miniviti, che rendono il trattamento di ortodonzia invisibile quasi sempre applicabile. Visita la nostra pagina dedicata all’ortodonzia invisibile o prenota una visita in MP DENTAL STUDIO per tornare a sorridere.
Denti sporgenti: cosa fare per correggerli da bambini

Avere i denti sporgenti – detti anche “denti da castoro” o “da coniglio” – rappresenta un forte disagio psicologico per un bambino, perché può essere oggetto di scherno da parte dei propri coetanei. Spinti da questa ragione, alcuni genitori decidono di portare il proprio figlio dal dentista, per sottoporlo a terapie che possano raddrizzare i suoi denti. In realtà, molti di questi genitori ignorano che l’aspetto psicologico è solo uno dei tanti motivi per cui è importante correggere questo problema al più presto. Infatti, intervenire al momento giusto con una terapia adeguata, può evitare al bambino il trauma di dover togliere alcuni denti in età adulta. In questo articolo scoprirai cosa fare per rimediare ai denti sporgenti di tuo figlio e qual è l’età giusta per farlo. Denti sporgenti: cause Si parla di denti sporgenti quando i denti superiori sono in posizione più avanzata rispetto a quelli dell’arcata inferiore. È un problema spesso causato da motivi genetici, che possono manifestarsi per 2 ragioni: Cause scheletriche: in questo caso, l’osso della mascella (superiore) cresce di più di quello della mandibola (inferiore), in senso orizzontale. Cause dentali: i denti sono così grandi che non trovano spazio nell’arcata e quindi escono sventagliati. Nella maggior parte dei casi, nessuna delle due case prevale sull’altra, ma si verifica una combinazione tra di esse. Per questo motivo, per correggere il disallineamento, sarà necessario ricorrere a terapie che siano in grado di trattare entrambi le cause. Conseguenze I denti sporgenti non rappresentano solo un problema estetico, ma anche funzionale. Questa condizione, infatti, può determinare effetti collaterali come: difficoltà nel linguaggio: la posizione anomala dei denti può impedire al bambino di pronunciare correttamente alcune parole; problemi masticatori: i denti sporgenti sono meno efficaci nel masticare il cibo e perciò condizionano l’intero processo digestivo. rischio di fratture: più del 50% dei ragazzi con denti sporgenti a 18 anni ha subito almeno 1 trauma dentale. Tra questi, almeno 1/3 ha subito anche una frattura. Per tutti questi motivi, raddrizzare i denti all’infuori è assolutamente necessario. Anzi, spesso diventa anche urgente, considerato che le terapie correttive devono essere eseguite al momento giusto. In che senso? Agire prima che sia troppo tardi Ciò che fa la differenza nel trattamento dei “denti in fuori” è intervenire con tempestività. Il momento ideale per correggere questo problema è infatti durante il picco di crescita del bambino, ovvero tra i 9 e i 12 anni. Solo in questo lasso di tempo relativamente breve si può intervenire per stimolare la crescita del piano inferiore o frenare la crescita di quello superiore. Se non si interviene in tempo, le ossa continuano a crescere in modo disarmonico e a quel punto l’unico modo per correggere il disallineamento è attraverso l’estrazione di alcuni denti. Per evitare che questo accada, noi di MP DENTAL STUDIO applichiamo trattamenti ortodontici mirati, volti a intervenire in uno stadio precoce. Denti sporgenti: rimedi Ora vediamo come risolviamo il problema dei denti sporgenti nel nostro studio. Durante la prima visita, eseguiamo una serie di analisi – tra cui delle radiografie – per capire la natura della sporgenza. Le radiografie sono davvero preziose, perché ci consentono di capire se tuo figlio è nel suo picco di crescita, ovvero nel momento ideale per risolvere il disallineamento. In questo modo evitiamo che in futuro ci sia la necessità di estrarre alcuni elementi dentali. Dopo l’analisi, avviamo una terapia personalizzata tramite dispositivi ortodontici fissi o removibili, che indirizzano la crescita delle ossa nella giusta direzione. Nello specifico, tratteremo tuo figlio con un trattamento in 2 parti: terapia ossea: in questa prima fase, attraverso speciali apparecchi ortodontici ci assicuriamo che le basi ossee crescano in modo adeguato. terapia ortodontica: in secondo luogo, allineiamo i denti attraverso degli allineatori trasparenti, in modo che rendano la sua dentatura più estetica e funzionale per la masticazione. Apparecchio trasparente per denti sporgenti Dopo che abbiamo riportato le basi ossee alla loro morfologia corretta, possiamo finalmente correggere l’allineamento dei denti. Per farlo, in MP DENTAL STUDIO, adottiamo gli allineatori trasparenti, una serie di speciali apparecchi mobili che guidano denti e ossa nella loro posizione ideale. È il sistema ideale per i più piccoli, visto che questi dispositivi applicano forze leggere per spostare gradualmente i denti, senza causare dolore o fastidio. Gli allineatori consentono ai bambini di mangiare senza difficoltà, visto che sono facilmente removibili, a differenza dei classici apparecchi metallici. Un ultimo vantaggio è che gli allineatori fungono anche da paradenti. Per cui, quando tuo figlio svolge le sue attività ricreative, non c’è pericolo che colpi accidentali danneggino i suoi denti durante il trattamento. Se sei interessato a correggere i denti sporgenti di tuo figlio, scopri i 4 vantaggi dell’apparecchio trasparente per i bambini, oppure prenota una visita specialistica nel nostro studio.
Rigenerazione ossea: mettere gli impianti quando sembra impossibile

Hai bisogno di sostituire alcuni denti mancanti con degli impianti dentali ma non hai osso a sufficienza? Se ti sei rivolto a un dentista, forse ti avrà parlato della possibilità di ricorrere alla rigenerazione ossea per poter inserire comunque gli impianti. Fino a poco tempo fa, questo intervento era molto invasivo: bisognava infatti incidere ampie porzioni di gengiva e aspettare anche 8 mesi per far sì che l’osso fosse pronto ad accogliere l’impianto. Oggi invece, grazie alle moderne tecniche digitali, è possibile ricostruire l’osso con più precisione e maggiore comfort per il paziente. Scopri come in questo articolo. Cos’è la rigenerazione ossea dentale Per posizionare un impianto dentale, il tuo dentista ha bisogno che tu abbia osso a sufficienza per avvitare al suo interno la radice artificiale. Se non ne hai abbastanza, l’impianto non riuscirebbe a integrarsi correttamente e nel giro di poco tempo potresti perderlo. E qui entra in gioco la rigenerazione ossea: è un trattamento che consente di ricostruire porzioni di osso nelle zone dove questo si è riassorbito. In pratica, viene inserito del biomateriale all’interno della tua gengiva, che stimola la crescita di nuovo tessuto osseo nelle zone in cui è carente. Nel corso dei mesi, le cellule rimodellano il nuovo osso aggiunto e lo integrano nel tessuto originario, che diventa più voluminoso e denso. Quando il processo di rigenerazione è completo, il dentista sarà finalmente in grado di inserire con successo gli impianti dentali nel nuovo osso che si è generato. Perché si perde osso A questo punto ti chiederai: “Perché si perde osso?” “C’è modo di evitare che questo accada?” Il primo motivo per cui l’osso si riassorbe è la parodontite, un’infezione cronica che attacca i tessuti e li distrugge. Le cause di questa patologia sono diverse, tra cui la scarsa igiene orale e l’ereditarietà. In questo caso, per evitare di perdere osso, è importante sottoporsi a visite di controllo periodiche, per individuare tempestivamente la malattia e contenerne lo sviluppo. Il secondo motivo per cui l’osso si assottiglia è la mancata rapidità nel sostituire i denti mancanti con gli impianti dentali. Se rimani tanti mesi o anni senza radici dentali all’interno dell’osso, quest’ultimo non riceve più un’adeguata stimolazione dalla masticazione e così perde la sua funzione. Nel giro di poco tempo, quindi, la cresta ossea si atrofizza e progressivamente diventa sempre più sottile. Ecco perché è molto importante rimpiazzare al più presto i denti mancanti. Se invece hai perso tempo e il tuo osso ormai è inadeguato, ti rimangono 2 strade da percorrere: inserire degli impianti dentali piccoli; rigenerare l’osso. Impianti dentali piccoli Se hai perso molto osso, ma ne hai ancora una piccola quantità, potrebbe essere ancora possibile inserire degli impianti di piccole dimensioni. Infatti, esistono in commercio degli impianti molto sottili – dal diametro di 2,7 mm – o molto corti – lunghi appena 4-5 mm, che hanno la stessa affidabilità degli impianti tradizionali (se posizionati da mani esperte). Quindi, se una volta c’era bisogno di complesse rigenerazioni, oggi, questi con impianti davvero minuscoli è possibile riabilitare i denti mancanti senza bisogno di aggiungere osseo. Se invece non dovessi avere nemmeno la quantità minima necessaria per inserire questi impianti poco invasivi, dovrai per forza sottoporti a una rigenerazione ossea. Rigenerazione ossea digitale Le recenti tecnologie digitali hanno migliorato il comfort, le tempistiche e le modalità di esecuzione della rigenerazione ossea. Fino a qualche anno fa, la ricostruzione coinvolgeva tutta la zona interessata alla perdita d’osso. Questo significava operare un’ampia incisione nella gengiva, inserire il biomateriale e aspettare diversi mesi per permettere all’osso di ricostruirsi. Oggi la situazione è molto diversa: in MP DENTAL STUDIO, infatti, questa terapia è totalmente guidata da software, che la rendono più precisa e affidabile. Grazie al digitale, il nostro team di professionisti può conoscere – ancor prima di intervenire su di te – le caratteristiche dei denti che avrai alla fine della riabilitazione e il tipo di impianti più adatto a supportare questi denti. Di conseguenza, possiamo individuare a priori e con assoluta precisione le zone della tua cresta ossea che hanno bisogno di essere ricostruite. In questo modo, innestiamo il tessuto solo nei punti in cui è strettamente necessario, evitando di andare a tentoni e di incidere ampie porzioni di gengiva. La rigenerazione digitale quindi è molto più comoda e meno invasiva rispetto a un tempo, a tutto vantaggio del tuo benessere. Questo trattamento, inoltre, si inserisce in armonia in Smart Implant®, il nostro sistema digitale brevettato per inserire gli impianti in modo non invasivo e senza dolore. Prenota una visita nel nostro studio e scopri come possiamo aiutarti a rigenerare il tuo osso e permetterti così di riabilitare il tuo sorriso.
Impianti dentali: basta 1 solo intervento per tornare a sorridere

Libertà, soddisfazione, autostima: con queste 3 parole si può riassumere lo stato d’animo di chi – dopo anni di tribolazioni – riabilita il proprio sorriso con gli impianti dentali. Libertà di sorridere e di parlare senza imbarazzo; soddisfazione nel gustarsi qualunque tipo di cibo, anche il più duro; autostima nel mostrare a tutti il proprio aspetto più giovane e curato. Ma allora perché ancora oggi c’è chi è titubante nel cominciare un trattamento implantologico? Spesso la causa è il timore delle persone di affrontare una serie di interventi chirurgici, che possono debilitare il corpo e la mente. Una paura comprensibile, ma che ormai non ha più ragione di esistere. In MP DENTAL STUDIO, infatti, dopo anni di esperienza nell’implantologia dentale, abbiamo formulato un nuovo sistema che diminuisce il numero di interventi necessari e aumenta il comfort del paziente. Vediamo come funziona e perché è così efficace. Impianti dentali: troppi interventi L’iter tradizionale che un paziente deve affrontare per inserire degli impianti dentali è lungo e faticoso, perché costellato da numerosi interventi chirurgici. Solitamente, sono almeno 3 le chirurgie a cui ci si deve sottoporre: 1. Primo intervento Il primo intervento è quello necessario per estrarre i denti malati dalle gengive. Dopo l’estrazione, il paziente dovrà passare 4-6 mesi indossando una scomoda dentiera, con tutti i suoi aspetti negativi: è scomoda per mangiare, si muove quando si parla e ha un’estetica non impeccabile. 2. Secondo intervento Passato il tempo di guarigione, il dentista fissa un secondo intervento chirurgico – talvolta invasivo – per inserire gli impianti dentali. Finita l’operazione, si suturano le gengive e il paziente dovrà aspettare altri 4-6 mesi per consentire agli impianti di integrarsi nell’osso. 3. Terzo intervento La terza chirurgia serve per scoprire gli impianti e permettere di realizzare l’impronta necessaria per la creazione della protesi. Quindi, dopo altri 2 mesi passati con la dentiera, il paziente potrà finalmente indossare la sua protesi dentaria definitiva. Fatti due conti, dal primo intervento al giorno della fine dei lavori possono passare tra i 10 e i 14 mesi. Durante questo lungo periodo, il paziente spesso prova dolore e fastidio, e vive un’attesa estenuante prima di poter tornare a sorridere. Un nuovo approccio: 1 solo intervento Insomma, ti sarai ormai reso conto che il processo a cui si deve sottoporre un paziente per inserire degli impianti può essere davvero difficoltoso. Per risolvere questo disagio, il nostro direttore sanitario Prof. Makarati ha concentrato i suoi sforzi per formulare un nuovo sistema che mettesse al centro il benessere del paziente. Il risultato di anni di studi e ricerche ha dato vita a Smart Implant®, con il quale oggi riusciamo a concentrare tutti gli interventi necessari in una sola seduta. In un unico appuntamento riusciamo quindi a: estrarre tutti i tuoi denti malati; inserire gli impianti dentali; applicare la protesi provvisoria. Nell’arco di poche ore, quindi, potrai già uscire dallo studio dentistico con una nuova dentatura solida, bella da vedere e funzionale per masticare. Ma vediamo l’elenco di tutti i vantaggi di questo nuovo modo di intendere l’implantologia dentale. Un solo intervento: vantaggi 1. Non devi portare la dentiera Con questo sistema non sarai obbligato a portare la dentiera per mesi, in attesa dei successivi interventi chirurgici. Questo perché applichiamo la corona, il ponte o la protesi totale sugli impianti subito dopo averli inseriti. Non dovrai quindi patire la scomodità di un dispositivo che si muove in bocca e che non ti permette di mangiare con piacere. 2. Meno dolore e fastidio Concentrando tutti gli interventi in uno solo, tutto diventa più semplice e comodo. Per esempio, dovrai prendere la profilassi antibiotica una sola volta, la terapia farmacologica sarà più ridotta e dolore e fastidio saranno molto più blandi (se non inesistenti). 3. Più risparmio Ogni intervento chirurgico ha un costo, a prescindere dai materiali e dagli strumenti utilizzati. È chiaro che se ti sottoponi a 1 solo intervento invece che a 3, alla fine dei lavori avrai sicuramente risparmiato una certa somma. Se sei interessato alle modalità di intervento, ai prezzi e altre informazioni sul nostro modo di intendere gli impianti dentali, visita la pagina dedicata a Smart Implant.
Video visita: l’ortodonzia ai tempi del COVID-19

Negli ultimi giorni stiamo assistendo a un aumento dei contagi di COVID-19 in Italia, com’era previsto dagli esperti. Ciò significa che nei prossimi mesi sempre più persone potrebbero essere costrette a rimanere alcuni giorni a casa, per quarantena o perché contraggono il virus. Questa situazione può essere spiacevole in particolare per chi ha avviato un trattamento ortodontico per allineare i propri denti. Infatti, se il paziente è costretto a casa, non potrà sottoporsi alle periodiche visite di controllo dal dentista, indispensabili per monitorare l’avanzamento della terapia. Per evitare questa interruzione, nel nostro studio abbiamo attivato delle visite a distanza, tramite app e software di videochiamata. Vediamo come funzionano e quali sono i benefici per i nostri pazienti. Ortodonzia e controlli periodici Ai pazienti che desiderano denti più ordinati e dritti, noi di MP DENTAL STUDIO proponiamo l’ortodonzia invisibile (quando possibile). Questa terapia si avvale di una serie di allineatori trasparenti, che il paziente deve sostituire periodicamente per consentire ai denti di spostarsi correttamente. Il vantaggio, quindi, è che il paziente ha la possibilità di gestire in libertà e autonomia il ricambio degli allineatori direttamente da casa. Tuttavia, ogni 6-8 settimane è necessario che il nostro ortodontista lo visiti per valutare se il trattamento sta procedendo nelle modalità previste. Fin qui nessun problema: ma cosa succede se il paziente deve rimanere a casa perché ha la febbre, è in quarantena o ha altri impegni inderogabili? La terapia dovrebbe venire interrotta fino a che la persona non sarà di nuovo disponibile a recarsi nello studio dentistico. Nel frattempo, però, i progressi ottenuti potrebbero regredire, rendendo così il processo di allineamento più lungo e faticoso. Video visite: stop alle interruzioni La soluzione a questo stallo è data dalle moderne tecnologie digitali, che ci consentono di realizzare delle vere e proprie visite da remoto. Già durante il lockdown di quest’anno, abbiamo infatti attivato un canale di comunicazione virtuale con i nostri pazienti odontoiatrici, per prenderci cura di loro anche da distante. Grazie ad applicazioni come Skype, Zoom o altri strumenti dedicati, puoi rimanere in contatto con noi da casa semplicemente utilizzando la fotocamera del tuo smartphone. Attraverso le videochiamate, i nostri operatori sono in grado di valutare il grado di avanzamento della terapia, darti consigli e risolvere dubbi che possono sorgere nel corso dei mesi. In questo modo non sarai obbligato a interrompere la terapia e potrai così vedere i tuoi denti allineati nei tempi prestabiliti. Uno studio del 2020 ha dimostrato che tramite l’ortodonzia da remoto il numero degli appuntamenti necessari diminuisce in media di 1,68 e che migliora la comunicazione con l’ortodontista. Le video visite sono solo uno dei tasselli che compongono il processo di digitalizzazione del nostro studio, che coinvolge – oltre all’ortodonzia – anche l’implantologia dentale. Visite da remoto: i vantaggi I benefici di questo approccio digitale sono evidenti, ma vediamo se ci sono alcuni vantaggi a cui non avevi pensato: Puoi fare la visita di controllo ovunque ti trovi, anche se sei costretto a rimanere a casa per il COVID. Riduci il rischio di contagio: evitando di venire fisicamente in studio, non entri a contatto con soggetti che potrebbero essere contagiosi. Non interrompi il movimento dei tuoi denti verso la posizione desiderata: in questo modo non ci saranno ritardi nel completamento della terapia. Per conoscere i dettagli dell’ortodonzia invisibile nel nostro studio, visita la pagina dedicata o prenota una consulenza specialistica in MP DENTAL STUDIO.