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Invisalign e bambini: perché aspettare i 6 anni per intervenire?

Invisalign e bambini: perché aspettare i 6 anni per intervenire?

L’età ideale per individuare e correggere i problemi ortodontici nel bambino con gli allineatori Invisalign è tra i 6 e i 10 anni.

Durante questo periodo, infatti, iniziano a comparire nella bocca i primi denti definitivi, indispensabili per consentire l’azione dei dispositivi ortodontici (in particolare di quelli trasparenti).

Se sei un genitore particolarmente apprensivo e vorresti portare tuo figlio dall’ortodontista prima che compia 6 anni, in questo articolo troverai 4 buoni motivi per cui non ha senso farlo.

(DISCLAIMER: al di là degli aspetti ortodontici, una visita dal dentista nei primi anni d’età è sempre consigliata, per poter individuare eventuali carie precoci).

1. I denti definitivi non sono ancora spuntati

Bambina che ha perso il suo primo dente da latte

Per avviare una terapia ortodontica con Invisalign sono indispensabili 2 condizioni, ovvero che siano già erotti (spuntati):

  • i 4 primi molari definitivi;
  • e almeno 4 incisivi (2 sopra e 2 sotto).

Le mascherine trasparenti devono aderire bene nella sua bocca, in modo che rimangano stabili e svolgano al meglio la propria funzione correttiva.

Prima dei 6 anni, di solito il bambino ha ancora solo i denti da latte. Questi sono molto piccoli, per cui gli allineatori fanno fatica a calzare, perché hanno poca superficie di contatto.

Di conseguenza, avviare una terapia di ortodonzia invisibile in questo arco di tempo è molto complicato, se non impossibile.

In realtà, si può comunque intervenire, ma solo attraverso apparecchi molto più ingombranti e scomodi, come gli espansori palatali rapidi o gli attivatori di Teuscher.

Ma sarai d’accordo che – se iniziamo la prima terapia ortodontica di tuo figlio con dispositivi così fastidiosi – in futuro sarà meno disposto a sottoporsi ad altri trattamenti.

2. La crescita delle ossa è troppo lenta

Uno degli scopi dell’ortodonzia intercettiva è di guidare la crescita delle ossa, in modo tale che creino lo spazio per permettere la corretta eruzione dei denti permanenti.

Prima dei 6 anni, però, le ossa del bambino crescono molto lentamente. Di conseguenza, se interveniamo in questo momento, c’è il rischio che nel corso degli anni lo spazio guadagnato con tanta fatica si perda, vanificando il trattamento.

L’obiettivo è creare le condizioni ideali affinché le arcate dentali si sviluppino nel modo migliore. Ma di quali arcate dentali parliamo se il bambino non ha ancora nessun dente definitivo?

3. Non si possono correggere le malocclusioni

Bambino con denti storti

Abbiamo visto che – a partire dai 6 anni – prima erompono i molari e poi gli incisivi. Questi ultimi spesso trovano poco spazio, e quindi spuntano accavallati.

È soprattutto durante questa fase che i genitori ci chiamano in studio, perché vedono che i denti dei propri figli stanno uscendo mal posizionati.

Ecco: correggere un affollamento dentale ha senso solo in questo periodo (6-10 anni), ovvero quando la malocclusione comincia effettivamente a comparire.

D’altronde, come sarebbe possibile raddrizzare i denti definitivi se questi non sono ancora usciti?

Intervenire troppo presto, impedisce di correggere anche altre malocclusioni, come per esempio il morso crociato posteriore.

Per risolverlo con questo sistema, infatti, è indispensabile che gli allineatori aderiscano a dei molari definitivi, che quindi devono essere già presenti nella bocca del bambino.

4. Non si possono risolvere le abitudini viziate

Bambino che si succhia il pollice

Le abitudini viziate sono comportamenti del bambino che possono alterare la crescita di ossa e denti, causando problemi di allineamento dentale.

Mi riferisco, per esempio, al succhiamento del pollice, alla respirazione con la bocca e alla deglutizione atipica.

Correggere questi fattori è indispensabile, ma farlo quando il bimbo è ancora tanto piccolo è un’impresa quasi impossibile. Perché?

Perché gli allineatori trasparenti – per funzionare – devono essere indossati almeno 22 ore al giorno, regola che difficilmente un bambino in tenera età riesce a rispettare.

Per essere risolte, le abitudini viziate richiedono un’attiva collaborazione da parte del paziente, che deve avere ben presente qual è l’obiettivo della terapia.

Conclusione

Abbiamo visto i 4 motivi per i quali ha poco senso sottoporre un bambino a un trattamento ortodontico invisibile prima dei 6 anni.

Solo oltre questa età, infatti, sono presenti le condizioni anatomiche necessarie per garantire che la terapia ortodontica intercettiva sia davvero efficace.

Se tuo figlio ha dai 6 ai 10 anni, prenota ora una visita ortodontica in MP DENTAL STUDIO. Attraverso una serie di esami, saremo in grado di programmare il trattamento più adatto per favorire la crescita corretta delle sue ossa e dei suoi denti.

Prof. a c. Jamal Makarati

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