Uno scenario che spesso ci capita di affrontare in studio è il seguente: un bambino che ha perso il primo dentino da latte e a cui è già uscito l’altro incisivo in posizione scorretta.
È una situazione spesso sottovalutata ma è un chiaro indicatore che la dimensione delle ossa è – per motivi di una crescita scorretta – più piccola della dimensione dei denti che deve contenere.
Se non si interviene al più presto, questo potrebbe portarci a dover estrarre alcuni denti per creare lo spazio per riallineare le arcate dentali.
Per evitare ciò, è necessario intervenire con l’ortodonzia intercettiva, una branca dell’odontoiatria impegnata nell’indirizzare correttamente la crescita ossea del bambino per evitare problemi futuri.
La sistematica Invisalign, oltre a essere apprezzata da adolescenti e adulti per raddrizzare i denti in modo invisibile, è utile anche per affrontare questo tipo di situazioni.
Malocclusione: le 2 cause principali
Prima di analizzare la soluzione allo scenario appena descritto, vediamo quali sono le 2 cause delle malocclusioni in generale:
- Scheletriche: nel caso le basi ossee non siano adeguate per avere una corretta masticazione e dei denti denti ben allineati;
- Dentali: nel caso in cui i denti – per motivi genetici – possano risultare troppo grandi, troppo piccoli o mal posizionati.
Se la malocclusione è causata da problemi scheletrici (come spesso accade) è necessario modificare la crescita delle ossa, creando un ambiente ideale per permettere ai denti di uscire in modo corretto.
Perché è importante intervenire presto
Il bambino comincia a mostrare i suoi denti definitivi a 6-7 anni: quindi a quest’età si possono già intravedere alcune malocclusioni future.
Fino ai 12-13 anni, momento in cui il bambino finisce di cambiare i denti, c’è la possibilità di intervenire per creare un ambiente più corretto per l’eruzione dei denti definitivi.
Se si interviene prima dei 10 anni, in questa fase abbiamo una crescita ossea un po’ più lenta ma il vantaggio è che il paziente sarà molto collaborativo.
A 6-7 anni infatti, i bambini, poiché si trovano in una fase psicologico-evolutiva in cui assecondano le regole, sono facilitati nel trattamento ortodontico.
Non si trovano infatti ancora nella fase adolescenziale, spesso caratterizzata da ribellione e sprezzo delle regole.
Malocclusioni: non solo genetiche
Le malocclusioni non sono solo di natura genetica, ma possono dipendere anche da abitudini viziate. Ad esempio, alcuni bambini a 6 anni succhiano ancora il dito o il ciuccio.
Altri hanno una postura della lingua scorretta, che guida la crescita delle ossa in modo sbagliato. Altri ancora si mordono le unghie, abitudine che spinge i denti in posizioni indesiderate.
Anche in questi casi è importante intervenire al più presto, per interrompere il circolo vizioso, attraverso un trattamento ortodontico.
In questo modo creiamo un ambiente migliore che può:
- correggere la malocclusione;
- migliorare la situazione in modo che i denti – quando in futuro saranno da raddrizzare – non dovranno essere estratti.
Per ricapitolare
Quindi, perché è importante intervenire quando i pazienti sono ancora così piccoli, ovvero prima dei 10 anni? Per 2 motivi principali:
- se la causa della malocclusione è scheletrica, abbiamo tutto il tempo per migliorare la situazione delle basi ossee, affidandoci alla collaborazione del bambino;
- se il motivo dei denti storti è un’abitudine viziata, possiamo intercettare in tempo questo problema e interromperlo prima che crei danni irreversibili.
Invisalign: i vantaggi per i bambini
Le maggiori preoccupazioni dei genitori che devono avviare il proprio bambino al trattamento ortodontico sono le seguenti:
Il trattamento è doloroso?
Invisalign utilizza una serie di allineatori che guidano denti e ossa nella posizione ideale. Questi allineatori applicano forze leggere che fanno sì che il paziente abbia un trattamento non solo indolore, ma quasi totalmente senza fastidio.
Mio figlio farà fatica a mangiare durante il trattamento?
Un’altro timore dei genitori è se il sistema Invisalign permetta ai propri figli di mangiare senza difficoltà. Gli allineatori trasparenti sono rimovibili, e ciò significa che possono essere rimossi per mangiare.
Non ci sono quindi le difficoltà che esistono con i classici apparecchi metallici, che rendono spesso difficoltosa la masticazione.
Mio figlio riuscirà a lavarsi bene i denti?
Sempre per il fatto che le mascherine si possono togliere, anche l’igiene orale domiciliare sarà molto semplice. Il bambino può infatti rimuovere l’apparecchio per lavarsi i denti come farebbe normalmente.
Molto diversa è la situazione con i tradizionali apparecchi fissi, che rendono più difficile una pulizia dentale approfondita.
Invisalign influenzerà le attività ricreative di mio figlio?
La risposta è: no, perché essendo un’apparecchiatura molto tollerata, non ci sono limiti alle attività ricreative. Anzi, il bambino si troverà anche più protetto: gli allineatori, infatti, possono svolgere la funzione di protezione dei denti, nel caso di pallonate o colpi che colpiscano la dentatura.
Per approfondire: Invisalign o apparecchio fisso: qual è il migliore?