Ti sei rotto un dente? Per quanto si possa stare attenti, può capitare a tutti, magari mangiando cibi troppo duri, cadendo dalla bicicletta o trascurando una carie.
Niente paura: in questo articolo scoprirai cosa fare subito dopo aver subito il trauma e quali sono le numerose soluzioni per riparare un dente spezzato.
Cosa fare subito
Quando ti rompi un dente, la prima cosa che devi fare è andare al più presto dal tuo dentista. Se aspetti giorni o settimane c’è il rischio che la polpa si infetti e quindi comprometta la salute del dente.
Nel caso la frattura sia stata causata da un trauma, la cosa migliore da fare è portare allo studio dentistico la parte di dente spezzata – meglio se conservata in un ambiente alcalino (come il latte) – per vedere se si riesce a riattaccare.
Se non riesci a contattare subito il tuo dentista – perché è il fine settimana o sei in vacanza – attieniti a queste regole:
- mangia cibi morbidi;
- non masticare con il dente danneggiato;
- lavati i denti come fai di solito.
Quest’ultimo punto è molto importante: poiché il tuo dente rotto è molto più debole del normale, se trascuri l’igiene orale i batteri possono proliferare e attaccare il nervo con più facilità.
Dente rotto: rimedi
Quando un dente si scheggia o si frattura, bisogna capire se la polpa – la parte vitale del dente – ha subito un danno.
Se la frattura ti fa male o sei sensibile al caldo e al freddo, è probabile che abbia subito un trauma anche la polpa. Le condizioni di quest’ultima e la quantità di dente rimasto determineranno la scelta del trattamento.
Ecco i 4 rimedi che un dentista può consigliarti per sistemare un dente spezzato o scheggiato:
Smussatura
Smussare il dente è la soluzione che i dentisti propongono quando si è solo lievemente scheggiato. Il trattamento è molto semplice: si riduce una piccola porzione del dente, quel tanto che basta per smussare l’estremità tagliente.
A volte, però, la smussatura peggiora l’estetica del sorriso, perché il dente trattato può risultare troppo corto o con una forma diversa rispetto agli altri. In questi casi si decide quindi di modificare anche i denti più vicini, per rendere il sorriso più armonioso.
Così facendo, però, il sorriso (in alcuni casi) può sembrare più vecchio: quando si invecchia, infatti, i denti tendono naturalmente a consumarsi e diventare più corti.
In questi casi, per evitare di limare diversi denti, noi di MP DENTAL STUDIO preferiamo – laddove indicato – ricostruire il dente con il composito. D’altronde, perché aggiungere anni al tuo sorriso senza motivo?
Ricostruzione con composito
In passato, spezzarsi un dente significava quasi sempre doverlo rimpiazzare con una corona, a meno che il danno fosse talmente leggero da poter essere smussato.
Oggi non è più così, grazie alla ricostruzione in resina composita: questo materiale plastico malleabile, infatti, può essere applicato per riparare le parti mancanti dell’elemento dentale.
Tale trattamento permette di ristabilire l’aspetto originale del dente e – spesso – renderlo addirittura migliore di prima. La procedura è economica e rapida (non più di un’ora per dente).
La ricostruzione non è però la soluzione migliore quando la frattura si trova in una zona sottoposta a forze masticatorie elevate, ad esempio su un molare. Su un dente così debole la ricostruzione non basta: occorre mettere una corona dentale, che lo protegga da ulteriori fratture future.
Un altro svantaggio è che la ricostruzione in composito deve essere ripetuta ogni 5-8 anni, visto che è un materiale che si macchia e consuma facilmente.
Faccette dentali
Un’altra opzione valida per un dente fratturato è ricoprirlo con una faccetta dentale. Si tratta di un sottile strato in ceramica (o composito) che viene applicato sulla superficie del dente per migliorarne l’aspetto.
È una soluzione molto vantaggiosa, soprattutto perché non è un trattamento troppo invasivo. Lo svantaggio è che si tratta di un intervento irreversibile, visto che per applicare la faccetta bisogna di solito rimuovere un po’ di smalto dal dente.
Il costo è decisamente più elevato rispetto alla ricostruzione in composito, ma considera che la ceramica è un materiale di eccellente qualità: resistente e altamente estetica.
Corone dentali
Quando la frattura è molto seria, a tal punto che è rimasto gran poco della struttura originale del dente, la strada percorribile è solo una: la corona dentale (o capsula). Si tratta di una sorta di cappuccio che viene applicato sul dente per ristabilirne l’estetica e la funzionalità.
Come si svolge l’intervento? Il dentista sbuccia la superficie del dente, prende l’impronta e posiziona una corona provvisoria. Poi invia l’impronta al laboratorio dove un odontotecnico realizzerà la corona definitiva. Questa verrà poi incollata sul tuo dente al posto di quella provvisoria.
È una procedura che dovrebbe essere eseguita il prima possibile, perché quando un dente è spezzato la polpa è esposta e i nervi non sono protetti.
Le corone possono essere realizzate con diversi materiali: i migliori sono – secondo me – la zirconia e la ceramica, per la loro resa estetica naturale e la loro resistenza.
Per approfondire: Corone dentali: tutto quello che devi sapere
Chi può riparare i denti?
Nel nostro studio ci è capitato di accogliere pazienti che avevano tentato di riparare da soli i propri denti o le proprie protesi dentarie, per esempio con l’Attak o con altri collanti industriali.
Sembra superfluo dirlo, ma questi comportamenti sono pericolosi per la salute, perché le colle possono danneggiare gravemente l’organismo o il dente stesso. L’unica figura professionale che può riparare un dente rotto è l’odontoiatra: quindi, se hai subito un trauma dentale, non provare rimedi casalinghi, ma chiama al più presto il tuo dentista.